Sommario
Perché si chiama vetro soffiato?
Il vetro soffiato viene chiamato così perché è il risultato del ‘soffio magico’ degli esperti artigiani all’interno di una lunga canna.
In che consiste la soffiatura del vetro?
La soffiatura del vetro è una tecnica di formatura del vetro che prevede il gonfiaggio di vetro fuso con l’aiuto di una canna. Chi soffia il vetro è chiamato “soffiatore di vetro”.
Chi ha inventato la tecnica della soffiatura del vetro?
I Fenici inventarono anche la tecnica del vetro soffiato: attraverso una canna di metallo soffiavano aria dentro una massa di vetro calda che si modellava.
Dove nasce il vetro soffiato?
Divisa in nove isolette e attraversata da un ampio canale, Murano è l’isola del vetro soffiato: una tradizione tanto antica quanto attuale, che ha visto impegnate in questa affascinante lavorazione intere generazioni di vetrai.
Quali sono le differenze tra i vetri e gli altri solidi che vengono chiamati cristallini?
La differenza sostanziale con il vetro è che il cristallo contiene ossido di piombo. Formato da una miscela di sostanze chimiche fusa ad alta temperatura, grazie al piombo il cristallo è più lucente, perché ha una maggiore rifrazione, e più sonoro del vetro.
Come avviene la soffiatura?
La soffiatura del vetro è una tecnica vetraria di libera foggiatura manuale che si basa sull’uso della canna da soffio all’interno della quale l’artigiano introduce aria soffiando e attraverso la canna l’aria arriva in una massa vitrea incandescente che viene così lavorata dal maestro soffiatore per darle la forma …
Chi furono i primi a scoprire il vetro?
Secondo un racconto di Plinio, questo materiale fu una scoperta accidentale dovuta ad alcuni mercanti fenici che, intorno al 5000 a.C., sbarcati presso le rive del fiume Belo in Siria, accesero un fuoco da campo ed usarono per appoggiare le loro pentole dei blocchi di nitrato prelevato dal carico che trasportavano.