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Perché si dice catamarano?
La parola catamarano deriva dal Lingua tamil kattu-maram கட்டுமரம்: kattu “legare” + maram “albero”, e trae origine dalle imbarcazioni utilizzate dalle popolazioni del Paravas, un’aristocratica comunità di pescatori posta nel litorale sud di Tamil (India).
Come funziona il catamarano?
Il catamarano è un natante provvisto di due scafi. Esso è formato da due galleggianti tubolari, aguzzi a prua, ermeticamente chiusi, uniti insieme parallelamente a una certa distanza tra loro da un’armatura fuori d’acqua un po’ rialzata, sulla quale viene costruita la piattaforma che tiene l’albero e regge le persone.
Qual è il catamarano?
La caratteristica principale del catamarano, a differenza della barca a vela, è che è dotato di due scafi. Non bisogna dimenticare una differenza fondamentale: il catamarano è appoggiato all’acqua, la barca a vela è immersa, la barca dunque fende l’acqua mentre, al contrario, il catamarano ci scivola sopra.
Cosa serve per guidare un catamarano?
L’obbligo patente nautica in base alla lunghezza della barca Nello specifico, per le navi da diporto è necessario la patente nautica di tipo B, la quale può essere conseguita da chiunque sia in possesso di una patente nautica di tipo A senza limiti da almeno 3 anni.
Chi ha inventato il catamarano?
Nathael Herreshoff
La storia del catamarano prosegue con il primo catamarano sportivo e moderno, ideato e costruito nel 1876 da Nathael Herreshoff, storico yacht designer e architetto navale (i suoi yacht hanno vinto ben sei edizioni dell’America’s Cup).
Come si chiama la rete del catamarano?
Il trampolino a bordo di un catamarano da crociera è quella rete posta nella zona di prua che unisce i due scafi e permette di avere un piano di camminamento per cambiare le vele, eseguire un ancoraggio oppure semplicemente distendersi al sole.
Quanto costa un catamarano?
I catamarani possono ospitare dalle 8 alle 10 persone e i prezzi settimanali vanno dai 3.500€ fino ai 22.000€.