Sommario
- 1 Qual è il criterio di scelta dei Dispositivi di Protezione Individuale DPI )?
- 2 Cosa deve essere rilasciata obbligatoriamente da fabbricante insieme ai DPI?
- 3 Su quale categoria di DPI e il fabbricante ad apporre la marcatura CE?
- 4 Per quale categoria di DPI il fabbricante deve adottare un sistema di gestione della qualità?
- 5 Quali sono i DPC presenti in laboratorio?
- 6 Cosa si intende per fatturato globale?
- 7 Su quale categoria di DPI è obbligatoria la marcatura CE da parte di Certificazione accreditato?
- 8 Quale tipo di DPI rientra nella III categoria?
Qual è il criterio di scelta dei Dispositivi di Protezione Individuale DPI )?
a) essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore; b) essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; c) tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; d) poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.
Cosa deve essere rilasciata obbligatoriamente da fabbricante insieme ai DPI?
La nota informativa è un “requisito essenziale di salute e di sicurezza”. È preparata e rilasciata obbligatoriamente dal fabbricante per i DPI immessi sul mercato. La descrizione del Dispositivo di Protezione Individuale, completata con eventuali disegni/fotografie/ecc. …
Quali sono i requisiti speciali?
I requisiti speciali attengono alle capacità che l’operatore economico deve possedere ai fini della partecipazione ad una determinata procedura di gara, sulla base di quanto previsto dalla lex specialis (bando di gara oppure lettera di invito).
Su quale categoria di DPI e il fabbricante ad apporre la marcatura CE?
I DPI di classe prima possono essere marcati CE direttamente dal produttore/importatore e NON necessitano di certificati, mentre per le altre categorie è necessario l’intervento di un Organismo Notificato, dimostrato dalla presenza nel Fascicolo Tecnico dei relativi certificati.
Per quale categoria di DPI il fabbricante deve adottare un sistema di gestione della qualità?
– certificazione DPI di terza categoria. In particolare si indica che i DPI di terza categoria sono sottoposti, “almeno una volta all’anno e a scelta del fabbricante, ad uno dei due seguenti sistemi di controllo: L’Organismo di Controllo autorizzato accerta la conformità dei DPI ai requisiti dell’Allegato II del D.
Qual è la differenza tra DPI e DPC?
La differenza tra DPI e DPC è che i primi sono strumenti progettati per essere indossati da un solo lavoratore per la sua salute o sicurezza, come ad esempio caschi, guanti, occhiali, mentre i secondi offrono allo stesso tempo protezione a più lavoratori dagli stessi rischi lavorativi, e inoltre le condizioni di …
Quali sono i DPC presenti in laboratorio?
Quali sono i DPC (Dispositivi di protezione collettiva)?
- Cappe di sicurezza microbiologica (BIOHAZARD) classe I classe II o classe III.
- Cappe per preparazioni di chemioterapici – antiblastici (TIPO H) e (TIPO V)
- Isolatori e Glove Box.
- CACI – Compounding Aseptic Containment isolators.
Cosa si intende per fatturato globale?
Cosa si intende per fatturato globale È quindi possibile desumere l’entità del proprio fatturato non solo dal bilancio ma anche dalla propria dichiarazione annuale Iva. Il fatturato globale di un’impresa non è altro che la cifra di volume di affari maturata negli ultimi tre esercizi finanziari.
Cosa si intende per capacità economico finanziaria?
I requisiti di capacità economica sono requisiti speciali di qualificazione che concernono la “forza finanziaria” richiesta ai concorrenti per partecipare ad una determinata gara d’appalto e soddisfare, in caso di aggiudicazione, le obbligazioni assunte nei confronti della P.A.
Su quale categoria di DPI è obbligatoria la marcatura CE da parte di Certificazione accreditato?
Quale tipo di DPI rientra nella III categoria?
Di questa categoria fanno parte tutti i dispositivi di protezione individuale capaci di evitare contatti o urti con corpi caldi (aventi una temperatura non superiore ai cinquanta gradi centigradi) o di proteggere da vibrazioni o da radiazioni la cui esposizione non provochi comunque danni permanenti al lavoratore.