Sommario
Qual è il neurotrasmettitore coinvolto nella patogenesi dell ADHD?
Neurotrasmettitori. Sono coinvolte le regioni a più elevato contenuto di noradrenalina (NA) e dopamina (DA). I geni associati alle manifestazioni di ADHD comprendono geni per il trasportatore e per il recettore di dopamina e geni per il trasportatore di serotonina.
Cosa succede nel cervello di un ADHD?
I soggetti con ADHD presentavano volume ridotto in aree del cervello quali l’amigdala, centro delle emozioni, e l’ippocampo che potrebbe avere un ruolo nella motivazione a svolgere dei compiti, funzione spesso compromessa nei pazienti con ADHD.
Quali sono i sintomi dell’ADHD nell’adulto?
ADHD nell’adulto. Nel corso dell’infanzia, i comportamenti tipici dell’ADHD interferiscono con molti aspetti della vita, come scuola, relazioni familiari e vita sociale. Di solito, questi disordini si mantengono anche durante l’adolescenza. Con il passare del tempo, i sintomi possono modificarsi di intensità.
Come si tratta dell’ADHD?
Il trattamento dell’ADHD si basa su terapie comportamentali e psico-educative. Quest’interventi includono, ad esempio, il mantenimento di un programma giornaliero, l’impostazione di piccoli obiettivi raggiungibili e la salvaguardia della concentrazione, riducendo al minino le distrazioni e premiando il comportamento positivo.
Qual è l’origine dell’ADHD?
L’origine del disturbo sembra dipendere, infatti, dall’interazione di vari fattori ambientali, sociali, comportamentali, biochimici e genetici. Nell’eziologia dell’ADHD, in particolare, pare sia implicata l’espressione di alcuni geni che regolano il livello dei neurotrasmettitori di tipo dopaminergico e noradrenergico.
Quali sono le classi di neurotrasmettitori?
Esistono varie classi di neurotrasmettitori: la classe degli aminoacidi, la classe delle monoamine, la classe dei peptidi, la classe delle amine “traccia”, la classe delle purine, la classe dei gas ecc. Tra i neurotrasmettitori più noti, rientrano: la dopamina, l’acetilcolina, il glutammato, il GABA e la serotonina.