Sommario
Qual è la situazione della Palestina ai tempi di Gesù?
Al tempo di Gesù la Palestina faceva parte DELL’IMPERO DI ROMA. Se il governo politico era in mano ai Romani (tramite un procuratore che, al momento della condanna a morte di Gesù, era Pilato), il governo civile e culturale era lasciato in mano agli Ebrei e la “pax romana” consentiva loro una certa autonomia.
Tale era Ponzio Pilato, che governò la provincia fra il 26 e il 36 d.C. e autorizzò, secondo il racconto evangelico, la condanna a morte di Gesù di Nazareth, detto il Cristo.
Qual è lo status giuridico e politico della Palestina storica?
Lo status giuridico, politico e istituzionale della Palestina storica al giorno d’oggi è tuttora controverso. È l’oggetto di uno dei più gravi conflitti della storia contemporanea, dando luogo a uno stato di ostilità internazionale, con una serie di confronti militari, tuttora aperto da circa sessant’anni.
Quando fu creata la Palestina?
Dopo il crollo dell’impero ottomano fu creata a ovest del fiume Giordano la Palestina sotto mandato britannico (1922-1948), oggetto di una partizione nel 1947 a opera dell’ONU che ne destinò una parte a uno Stato ebraico (poi diventato Israele) e un’altra a uno Stato arabo (poi diventato lo Stato di Palestina).
Quando la Palestina era parte di Roma?
Situazione politica. “Religio licita”. Al tempo di Gesù la Palestina faceva parte dell’impero di Roma, e precisamente della provincia di Siria. Pompeo la conquistò nel 63 aC., poi Roma affidò il governo a un amico fidato: Erode il Grande, che fu re dal 37 al 4 aC.
Quando viene riconosciuto il palestinese come stato osservatore?
Il 29 novembre 2012 l’ONU delibera l’innalzamento dello status dell’autorità palestinese a Stato Osservatore. Il 30 ottobre 2014 la Palestina ottiene il primo riconoscimento internazionale come Stato: è la Svezia a concederlo, suscitando la reazione diplomatica di Israele, che richiama l’ambasciatore dalla capitale svedese.
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