Quale crema usare per la vaginite?
I principi attivi maggiormente impiegati in questo senso sono il metronidazolo e il tinidazolo. In caso di vaginiti causate da infezioni sostenute da funghi, invece, si può ricorrere all’uso di farmaci antimicotici, come il clotrimazolo e il miconazolo.
Quali sono i sintomi della Vulvovaginite?
I sintomi della vulvovaginite sono, di solito, bruciore, prurito, eritema, edema e dolorabilità, spesso associati a perdite vaginali. L’irritazione vaginale e vulvare possono peggiorare con i rapporti sessuali e l’abitudine a un’eccessiva igiene intima.
Come fare per guarire il rossore che si forma tra le gambe?
applicare talco e pasta di zinco per aiutare ad asciugare il sudore e a lenire il prurito; applicare creme e gel cortisonici quando lo sfregamento raggiunge la fase acuta; utilizzare oli secchi per ammorbidire la pelle irritata dagli arrossamenti dello sfrega-mento.
Come si utilizzano le creme vaginali?
Le creme vaginali si utilizzano per il trattamento di disturbi – di natura patologica e non – che interessano la mucosa e l’orifizio vaginale. A seconda dei principi attivi contenuti, perciò, le creme vaginali possono essere impiegate per il trattamento di: Secchezza e disidratazione (causate da alterazioni ormonali, stress, menopausa, ecc.);
Quali sono le creme vaginali a base di estrogeni?
In particolare, le creme vaginali a base di estrogeni risultano utili in caso di secchezza indotta da menopausa e in caso di stati atrofici e distrofici vulvari, cervicali e vaginali, indotti da alterazioni dei normali livelli di estrogeni.
Quando può manifestarsi la vaginite atrofica?
L’infiammazione della vagina è, in tal caso, provocata dalla secchezza vaginale cronica e dall’assottigliamento della mucosa. La vaginite atrofica, tuttavia, può manifestarsi anche dopo il parto, durante il periodo dell’allattamento al seno o a seguito della rimozione chirurgica delle ovaie.