Sommario
Quale delle seguenti sostanze covalenti esiste con una struttura gigante?
Un cristallo di silice, SiO2 (cristallo covalente), costituisce invece un’unica molecola gigante nella quale ogni atomo Si è legato ad altri 4 atomi O (tetraedro con atomo Si al centro e atomi O sui vertici) ed ogni atomo O fa da ponte fra due atomi Si ( collegamento fra due tetraedri adiacenti).
Qual è il criterio su cui si basa la classificazione dei solidi?
È possibile classificare i solidi in base al tipo di legame chimico che si instaura tra le particelle che lo compongono in: – solidi molecolari; – solidi covalente a reticolo; – solidi metallici.
Come si possono classificare i solidi in base al legame chimico in essi presente?
È possibile classificare i solidi cristallini anche in base al tipo di legame chimico che esiste tra le particelle che lo formano….A questo proposito possiamo distinguere:
- Solidi metallici.
- Solidi covalenti.
- Solidi ionici.
- Solidi molecolari.
- Solidi a struttura mista.
Quali sono i solidi covalenti?
I solidi covalenti sono caratterizzati dal fatto che i nodi reticolari sono occupati da atomi (uguali o diversi) legati fra loro con legami covalenti. Poiché i valori delle energie di tali legami (ovvero le energia di legame) sono di norma assai elevati,
Qual è la molecola contenente un legame covalente puro?
Un esempio di molecola contenente un legame covalente puro è la molecola di idrogeno (H 2), ottenuta dalla combinazione di due atomi di idrogeno: H· + ·H → H:H In generale, si ha legame covalente puro quando gli atomi coinvolti nel legame appartengono allo stesso elemento chimico.
Quando si parla di legame covalente puro?
Si parla di legame covalente puro se avviene tra atomi uguali. Se avviene tra atomi con differenza di elettronegatività compreso tra zero e 0,4 è detto covalente omopolare o apolare . La nube elettronica è distribuita simmetricamente (cioè il legame risulta non polarizzato).
Qual è il legame covalente doppio?
legame covalente doppio (o legame bivalente): vengono condivise due coppie di elettroni; nelle formule chimiche tale legame si rappresenta con un doppio trattino (=) posizionato tra i due atomi coinvolti nel legame (ad esempio: O=O);