Sommario
Quale è la differenza tra un organismo autotrofo ed un organismo eterotrofo?
Secondo questa etimologia possiamo dedurre che un organismo autotrofo è capace di nutrirsi da solo, utilizzando sostanze inorganiche, e che un organismo eterotrofo ha bisogno di altri organismi per alimentarsi.
Cosa vuol dire eterotrofi in scienze?
– In biologia, la necessità di tutti gli animali, e di alcune specie vegetali parassite e saprofite totalmente prive di clorofilla, di nutrirsi, cioè di costruire le sostanze organiche del proprio corpo, partendo da sostanze organiche elaborate da organismi autotrofi o provenienti da altri organismi eterotrofi.
Quali sono le parole autotrofo ed eterotrofo?
Le parole autotrofo ed eterotrofo derivano entrambe dal greco. Se le scomponiamo, arriviamo a capirne il significato: la parola greca trophe (= trofo) significa “alimentazione” mentre autos significa “da se stesso” e la parola heteros (= etero) significa “altro, differente”.
Come si differenziano autotrofi ed eterotrofi?
Prima di tutto va detto che autotrofi ed eterotrofi si differenziano per come sintetizzano le molecole di cui hanno bisogno: i primi sono capaci di sintetizzare le molecole organiche a partire da sostanze inorganiche semplici (acqua e anidride carbonica), mentre i secondi ricavano le materie prime da molecole assunte dall’ambiente esterno.
Quali sono gli autotrofi?
Gli autotrofi, infatti, sono in grado di sintetizzare le proprie molecole ricche di energia a partire da sostanze più semplici. Molti autotrofi, tra cui le piante e parecchi tipi di organismi unicellulari, sono fotosintetici poiché la loro fonte di energia per le reazioni di sintesi è la luce solare.
Quali sono gli organismi eterotrofi?
Gli organismi eterotrofi hanno invece bisogno, dal punto di vista nutrizionale, di composti organici. Inoltre essi da tali molecole ricavano, dopo la digestione e la successiva demolizione di tali composti, anche l’energia necessaria alla loro sopravvivenza. Le piante sono organismi autotrofi.