Quale è la più grave conseguenza della carenza di vitamina D nell infanzia?
Nella carenza di vitamina D, l’organismo assorbe una quantità inferiore di calcio e fosfato. Poiché calcio e fosfato non sono disponibili in quantità sufficienti per mantenere le ossa sane, la carenza di vitamina D può causare un disturbo osseo detto rachitismo nei bambini o osteomalacia negli adulti.
Quante gocce vitamina D ai Bambini?
Neonati, Bambini e Adolescenti ( Prevenzione: 2-4 gocce al giorno (pari a 500-1.000 U.I. di vitamina D3). Trattamento: 8-16 gocce al giorno (pari a 2.000-4.000 U.I. di vitamina D3) per 4-5 mesi.
Qual è la causa di una carenza di vitamina D nei bambini?
Una possibile conseguenza di un’estrema carenza di vitamina D nei bambini è il rachitismo, dovuto ad una insufficiente mineralizzazione della cartilagine a causa di inadeguato apporto di calcio e di fosforo e che si manifesta con malformazioni a carico degli arti inferiori e delle ossa del cranio.
Quali sono le principali conseguenze della vitamina D nell’essere umano?
Le principali conseguenze della carenza di vitamina D nell’essere umano sono il rachitismo, nei soggetti di giovane e giovanissima età, e l’osteomalacia e l’osteoporosi, negli individui adulti. Per diagnosticare la carenza di vitamina D, i medici ricorrono alla misurazione dei livelli sanguigni di calcidiolo, anche noto come 25-idrossicalciferolo.
Quali sono le fonti alimentari di vitamina D?
Buone fonti alimentari di vitamina D, altamente consigliate per rimediare a una carenza della suddetta vitamina, sono: 1 L’olio di fegato di merluzzo; 2 Gli oli di pesce; 3 Pesci quali salmone, trota, aringa, pesce spada, anguilla, sgombro, tonno, carpa ecc; 4 Il tuorlo d’uovo; 5 Il latte; 6 Il burro; 7 I funghi quali porcino e spugnolo.
Quali sono i farmaci che interferiscono con la vitamina D?
Assunzione di farmaci che interferiscono con il metabolismo della vitamina D (es: anticonvulsivanti, glucocorticoidi ecc.); Pelle scura (perché si accompagna a una minore efficienza produttiva cutanea); Alcolismo (perché compromette l’assorbimento intestinale della vitamina D); Presenza di osteoporosi;