Sommario
Quale era la condizione della Francia nel secondo Settecento?
La Francia del 1700 era una monarchia, che vedeva al vertice della società il re e poi, in ordine di importanza, la nobiltà, il clero e il popolo, che generalmente viveva in condizioni precarie ed era quasi completamente escluso dalla vita politica.
Cosa succede in Francia nell’ottocento?
Fino al 1800 viene considerato l’anno nero. Alcuni storici hanno considerato il 9 novembre 1799 come la fine della rivoluzione francese, date in cui vi fu il colpo di stato. Questa data in realtà segnò la fine della Repubblica francese e l’ascesa di Napoleone.
Quali erano le caratteristiche fondamentali dello Stato d antico regime?
Una delle caratteristiche principali dell’Ancien Régime è un ordinamento sociale in tre ceti, la cui appartenenza è perfettamente definita praticamente sin dalla nascita, i cosiddetti Stati: clero (Primo Stato), nobiltà (Secondo Stato) e resto del popolo (Terzo Stato).
Quali sono i problemi della Francia nel 700?
Il problema più grave che la Francia dovette affrontare nella seconda metà del ‘700 fu la crisi finanziaria dello Stato. Per far fronte al deficit i ministri del re inasprirono il carico fiscale e ricorrevano a prestiti da parte dei cittadini.
Quali problemi affliggevano la Francia alla fine del Settecento?
Il problema più grave della Francia era di natura finanziaria: c’era una grave crisi finanziaria dello Stato, il bilancio in deficit a causa delle spese militari (guerre ininterrotte), poi bisognava tenere le spese di corte, molto ingenti, così come anche le rendite da dare ai nobili.
Che successe nel 1800?
Napoleone fonda la Banca di Francia. Febbraio: in Francia viene approvato il consolato di Napoleone. 14 marzo: viene eletto papa il cardinale Barnaba Chiaramonti con il nome di Pio VII. Dopo 4 mesi torna nuovamente a Roma, la residenza papale, che già dal 19 settembre 1799 i francesi avevano abbandonato.
Quali sono le principali caratteristiche dell’antico regime che gli illuministi criticavano?
Gli illuministi criticavano la Chiesa, perché sostenevano che l’uomo dovesse affidarsi solo alla propria intelligenza e non alla fede. Lo scopo degli illuministi era il raggiungimento della felicità delle persone, cioè migliorare la propria situazione sociale grazie alla propria ragione e sapienza.