Sommario
- 1 Quale organo della Regione esercita la potestà legislativa e come esercita tale potestà?
- 2 Chi ha fatto la riforma del Titolo V della Costituzione?
- 3 Quali sono i poteri delle Regioni?
- 4 Cosa si intende per potestà legislativa?
- 5 Perché è stata fatta la riforma del Titolo V?
- 6 Quando è stata fatta la riforma del Titolo V?
- 7 Cosa vuol dire titolo quinto?
- 8 Cosa prevede la Costituzione in merito alla funzione legislativa della regioni?
Quale organo della Regione esercita la potestà legislativa e come esercita tale potestà?
Sono organi della Regione: il Consiglio regionale, la Giunta e il suo presidente. Il Consiglio regionale esercita le potestà legislative attribuite alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi. Può fare proposte di legge alle Camere.
Chi ha fatto la riforma del Titolo V della Costituzione?
Quella riforma costituzionale fu fortemente voluta dall’allora Ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini- convinto autonomista- che negli anni immediatamente precedenti a tale riforma , e cioè nel 1997 con la legge di delegazione e nel 1998 con il decreto attuativo, aveva disposto, sotto la presidenza Prodi, un …
Cosa cambia con la riforma del Titolo V della Costituzione?
1. La riforma del titolo V della Parte II della Costituzione costituisce la più grande riforma costituzionale finora approvata dall’entrata in vigore della Costituzione. Essa trasforma in radice tutto l’assetto del governo territoriale, e sovverte i tradizionali rapporti tra centro e periferia.
Quali sono i poteri delle Regioni?
Le Regioni hanno il potere di legiferare nelle materie che la Costituzione non riservi al Parlamento. Nell’ambito della legislazione esclusiva del Parlamento, le Regioni hanno competenza legislativa fino a quando e nella misura in cui vi siano espressamente autorizzate da una legge nazionale.
Cosa si intende per potestà legislativa?
Che cosa significa “Funzione o potestà legislativa”? È l’attività volta alla produzione di atti normativi primari, ossia alla produzione delle leggi costituenti l’ordinamento giuridico dello Stato.
Cos’è la potestà regolamentare degli enti locali?
L’ Autonomia regolamentare è il potere di adottare regolamenti. Oggi l’art. 117, comma 6 Cost., dispone che comuni, province e città metropolitane abbiano potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e del funzionamento delle funzioni loro attribuite.
Perché è stata fatta la riforma del Titolo V?
Costituzione italiana, riforma del titolo V della Il titolo V è stato riformato con la l. La riforma è stata necessaria per dare piena attuazione e copertura costituzionale alla riforma denominata ‘Federalismo a C. invariata’ (l. 59/1997).
Quando è stata fatta la riforma del Titolo V?
8 novembre 2001
La riforma del Titolo V della Costituzione è entrata in vigore l’8 novembre 2001 dopo un lungo iter normativo: il Senato, con deliberazione adottata l’8 Marzo 2001, ha approvato la Legge Costituzionale n. 3/2001 (riforma Titolo V della Costituzione [artt. 114–132 Cost.]
Che cosa ha previsto la riforma del 2001 in materia di enti locali?
3/2001, introduce il terzo comma dell’art. 116 Cost., prevedendo la possibilità di concedere alle Regioni a statuto ordinario, attraverso la legge dello Stato, quelle forme e condizioni particolari di autonomia, proprie delle Regioni a statuto speciale in virtù delle previsioni del 1° comma dello stesso articolo.
Cosa vuol dire titolo quinto?
Il Titolo V è quella parte della Costituzione italiana in cui vengono “disegnate” le autonomie locali: comuni, province e regioni.
Cosa prevede la Costituzione in merito alla funzione legislativa della regioni?
Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei princìpi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato. Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.
Qual è il potere esercitato dal governo?
Il potere esecutivo è affidato al Governo, composto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Consiglio dei Ministri e dai singoli Ministri. Oltre alla funzione politica di indirizzo, il Governo svolge l’attività amministrativa diretta a realizzare i fini che lo Stato si pone.