Quale tessuto non risponde all insulina?
Anche il muscolo scheletrico e cardiaco sotto sforzo non sono più dipendenti all’insulina, poiché questa viene inibita dalla secrezione di catecolamine (antagonisti dell’insulina), ed avviene una modificazione della captazione del glucosio a carico delle GLUT-4 in modo che il suo ingresso possa avvenire anche in sua …
Quali tessuti fanno gluconeogenesi?
La gluconeogenesi è di esclusiva competenza del fegato (avviene in misura minore anche nei reni+ e nell’intestino); qui, tramite la gluconeogenesi, si ottiene il glucosio che verrà trasportato ai vari tessuti, fino a raggiungere il cervello.
Quali tessuti possono stimolare l’insulina?
Per la precisione, l’insulina stimola la proteosintesi muscolare se c’è disponibilità di amminoacidi. Altri tessuti minori che possono essere influenzati dall’intervento dell’insulina, sono reni, globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, fibroblasti, ma non sono insulino-dipendenti, e possono subire la sua azione meno intensamente.
Qual è l’azione dell’insulina sui tessuti adiposo e muscolare?
L’azione dell’insulina sui tessuti adiposo e muscolare. L’azione dell’insulina a livello del tessuto muscolare e del tessuto adiposo è quella di aumentare il numero dei trasportatori del glucosio (GLUT 4) a livello della membrana plasmatica, con conseguente aumento della velocità del trasporto del glucosio.
Quali sono i benefici dell’insulina?
Effetti dell’insulina. Effetti sul fegato. Promuove la sintesi del glicogeno, incrementa la sintesi di trigliceridi e colesterolo,incrementa la sintesi proteica, inibisce la glicogenolisi, la gluconeogenesi e la chetogenesi. Effetti sul muscolo. Promuove la sintesi proteica, la sintesi di glicogeno, favorisce l’assorbimento di aminoacidi.
Quali sono i livelli di insulina durante lo sforzo fisico?
Durante lo sforzo muscolare si verifica infatti una maggiore sensibilità di questi tessuti poiché i GLUT-4 vengono liberati anche senza la presenza di insulina. I livelli di insulina non possono salire durante l’esercizio fisico a causa dell’effetto inibitorio delle catecolamine (adrenalina, noradrenalina) sulla sua secrezione