Sommario
- 1 Quali altri materiali sono usati per la vetreria di laboratorio?
- 2 A cosa si deve fare attenzione quando si utilizza la vetreria nelle operazioni di laboratorio?
- 3 Come si chiama il fornello da laboratorio?
- 4 Come Avvinare una buretta?
- 5 Cosa fare se all’interno di un laboratorio si rompe accidentalmente una provetta piena?
- 6 Dove vanno conservati gli attrezzi per la pulizia dei locali?
Quali altri materiali sono usati per la vetreria di laboratorio?
Comunemente si usa vetro borosilicato, noto anche col nome commerciale Pyrex, perché è più resistente a stress termico rispetto al vetro comune. Meno comune è l’uso di quarzo fuso, che è capace di resistere a temperature più elevate ed è più trasparente nell’ultravioletto e nell’infrarosso.
A cosa si deve fare attenzione quando si utilizza la vetreria nelle operazioni di laboratorio?
25) Usare con attenzione la vetreria: 1) si possono prendere forti scottature perché la vetreria calda non è visivamente distinguibile da quella fredda; 2) il vetro può facilmente rompersi in frammenti molto taglienti.
Quando si devono pulire i laboratori?
La strumentazione, essendo usata frequentemente in laboratorio, necessita di essere lavata e messa in ordine molto spesso. La cosa necessita anche di molto tempo, per questo si consiglia di dedicare almeno un giorno della settimana al lavaggio degli strumenti di laboratorio.
Come si classifica la vetreria di laboratorio?
Gli oggetti in vetro più comuni in uso nei laboratori scientifici possono essere: a) Non graduati : provette, becher, beute, palloni, imbuti, imbuti separatori, refrigeranti b) Graduati: cilindri graduati, pipette, matracci, burette (vetreria volumetrica).
Come si chiama il fornello da laboratorio?
Il becco di Bunsen è un bruciatore a gas usato in chimica. Prende il nome da Robert Wilhelm Bunsen, il chimico e fisico tedesco al quale è erroneamente attribuita l’invenzione, legata invece al suo assistente di laboratorio Peter Desaga (1812–1879) che perfezionò un precedente progetto di Michael Faraday.
Come Avvinare una buretta?
Sistemare un becher sotto la buretta. Aprire rapidamente e completamente il rubinetto in modo che la parte della buretta sottostante il rubinetto si riempia completamente del liquido. In caso contrario, ripetere l’operazione.
Perché Avvinare la buretta?
1) Versare un po’ di vino in un recipiente perché questo ne prenda l’odore: avvinare le botti nuove, per far perdere l’odore del legno. Questa operazione evita di asciugare per esempio un recipiente o altro qualora fosse stato lavato solo con acqua distillata, le cui gocce sarebbero rimaste attaccate alle pareti.
Cosa non fare in un laboratorio?
4) Durante l’attività di laboratorio non portare nulla alla bocca (mani, cibo, bevande, ecc.). Anche i cibi toccati con le mani possono essere stati contaminati da reagenti chimici e quindi potenzialmente dannosi per la salute. 5) Fare molta attenzione quando si utilizzano liquidi infiammabili.
Cosa fare se all’interno di un laboratorio si rompe accidentalmente una provetta piena?
Autoclavare o immergere in un disinfettante per 24 ore tutte le provette rotte, i frammenti di vetro, i contenitori, gli accessori e il rotore; per la disinfezione delle parti metalliche non utilizzare ipoclorito di sodio perché è corrosivo.
Dove vanno conservati gli attrezzi per la pulizia dei locali?
I prodotti da conservare senza controllo di temperatura sono collocati in locali freschi ed aerati, sollevati dal pavimento e difesi contro la penetrazione di insetti e roditori.