Sommario
Quali ceppi batteri sono in grado di biodegrada la plastica?
Bastano due enzimi ai batteri della specie Ideonella sakaiensis 201-F6 per degradare il polietilene tereftalato, o PET, la plastica usata in gran parte del packaging, soprattutto per fabbricare bottiglie. L’hanno scoperto Shosuke Yoshida, del Kyoto Institute of Technology, e colleghi di altri istituti giapponesi.
Come distruggere la plastica senza inquinare?
Ridurre lo spreco di plastica in 16 mosse
- Eliminare le cannucce.
- Eliminare i sacchetti della spesa.
- Rinunciare alla gomma da masticare.
- Acquistare detersivi sfusi.
- Acquistare anche cibo sfuso.
- Conservare i contenitori di vetro e riutilizzarli.
- Riutilizzare anche bottiglie e tazze.
- Portare i propri contenitori per il cibo.
Cosa distrugge la plastica?
Perché lui, Ideonella sakaiensis, è il primo e il solo batterio a oggi conosciuto per essere in grado di degradare completamente il polietilene tereftalato, la plastica conosciuta in tutto il mondo con l’acronimo di PET, tra le più utilizzate sul mercato, soprattutto per produzione di bottiglie e contenitori per il …
Come ridurre inquinamento plastica?
Il vademecum del Ministero dell’Ambiente
- · non abbandonare la plastica sulle nostre spiagge e nei nostri mari.
- · smaltire la plastica nella raccolta differenziata.
- · eliminare l’uso di piatti e bicchieri di plastica monouso usare una borraccia o una brocca di acqua di rubinetto.
Quali sono i fattori che trasformano la plastica in frammenti piccoli?
Una volta che la plastica arriva nei mari viene alterata da una serie di fattori esterni, tra cui le radiazioni Uv, cambiamenti di temperatura e l’abrasione causata dall’acqua marina. Questi processi danno così il via alla degradazione del materiale in frammenti di microplastiche e nanoplastiche sempre più piccoli.