Sommario
- 1 Quali di queste operazioni sui dati personali è da considerarsi trattamento?
- 2 Cosa sono le strutture dati dinamiche?
- 3 Cosa non può essere autocertificato?
- 4 Cosa si intende per dato personale ai fini della normativa in materia di protezione dei dati personali?
- 5 Quali sono i documenti che si possono autocertificare?
- 6 Che differenza c’è tra autocertificazione e dichiarazione sostitutiva?
- 7 Quali sono i dati personali da proteggere?
Quali di queste operazioni sui dati personali è da considerarsi trattamento?
L’articolo 4 del Regolamento europeo definisce il trattamento dei dati personali, come qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione.
Cosa sono le strutture dati dinamiche?
Le strutture dati dinamiche sono basate sull’uso di dati di tipo puntatore, e sull’allocazione dinamica della memoria. Gli elementi possono essere allocati (e deallocati) man mano che servono, collegati tra loro in modi diversi, e questi collegamenti possono a loro volta mutare durante l’esecuzione del programma.
Quali sono i dati sensibili della privacy?
i dati rientranti in particolari categorie: si tratta dei dati c.d. “sensibili”, cioè quelli che rivelano l’origine razziale od etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, le opinioni politiche, l’appartenenza sindacale, relativi alla salute o alla vita sessuale.
Cosa non può essere autocertificato?
Dall’elenco riportato nel paragrafo precedente possiamo dedurre che non si possono autocertificare i certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità alle norme CE, di marchi e brevetti.
Cosa si intende per dato personale ai fini della normativa in materia di protezione dei dati personali?
Infatti, la definizione recitava “qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente o associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale”.
Cos’è il consenso al trattamento dei dati personali?
4 GDPR), è qualsiasi manifestazione di volontà libera, specifica, informata e inequivocabile dell’interessato, con la quale lo stesso esprime il proprio assenso, mediante dichiarazione o azione positiva inequivocabile, al trattamento dei dati personali che lo riguardano.
Quali sono i documenti che si possono autocertificare?
Si possono ad esempio dichiarare: chi sono gli eredi; la situazione di famiglia originaria; la proprietà di un immobile, ecc. La dichiarazione che il dichiarante rende nel proprio interesse può riguardare anche stati, fatti e qualità personali relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza.
Che differenza c’è tra autocertificazione e dichiarazione sostitutiva?
Sia l’autocertificazione che la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà consistono in una dichiarazione firmata dal soggetto interessato sotto la sua responsabilità. La differenza non riguarda la forma, che è pressoché identica, ma i fatti, gli stati o le qualità personali che si possono autocertificare.
Quali dati non possono essere pubblicati?
Tutti i dati personali e sensibili non possono mai essere pubblicati a meno che non vi siano delle ragioni di ordine pubblico, finalità di polizia o dell’autorità giudiziaria, per finalità di difesa o di sicurezza dello Stato o di prevenzione, accertamento o repressione di reati.
Quali sono i dati personali da proteggere?
l’origine razziale o etnica le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche. l’appartenenza sindacale. i dati genetici e i dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica. i dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona.