Sommario
Quali merci importavano i Romani?
Le merci che formavano oggetto di tali scambi erano:
- oggetti di ferro, di bronzo, d’argento e d’oro;
- prodotti agricoli come vino, olio e grano;
- mobili in legno pregiato, spesso guarniti di avorio;
- tessuti;
- vetri;
- pelli;
- cuoio;
- ambra;
Come si chiamavano le barche romane?
Fiumicino – Museo delle Navi Romane Le navi da guerra erano: la Bireme, la Triremi, la Quadriremi, la Quinquiremi, la Esareme, la Deceris, l’Actuaria, la Liburna, la Caudicaria.
Cosa importavano gli antichi Romani?
Cosa importavano gli antichi romani? dalle regioni del nord venivano importate pellicce e ambra; dall’Oriente ci si riforniva di oggetti preziosi, spezie, profumi, legno, pergamene; il grano veniva importato dall’Egitto; in Africa ci si riforniva di oro, avorio, vetro, animali da circo.
Come risultato, la Repubblica romana ebbe la sua prima flotta permanente, che consisteva di 20 imbarcazioni, la maggior parte triremi, con ciascun duumvir al comando di uno squadrone di 10 navi.
Le naumachie I Romani chiamavano questi spettacoli navalia proelia (battaglie navali) ma essi sono conosciuti con l’equivalente termine greco naumachia, che venne ad indicare al tempo stesso lo spettacolo ed il sito costruito allo scopo.
Quanto erano lunghe le navi romane?
Attraccavano qui le navi maggiori, le frumentarie, lunghe generalmente 30 metri con portata di 280 tonnellate, un po’ troppo per la loro struttura alquanto debole, lente e difficili da governare, con vele non bene rispondenti alla loro funzione tanto da cedere il passo ad altre unità.
Cosa poteva importare Roma?
Le merci importate dall’India erano incenso, spezie, seta, avorio, lana e tessuti. Al contrario, le merci maggiormente esportate erano i prodotti agricoli, come l’olio, le olive, il vino e grano, oltre a ceramica, prodotti in metallo e vetro.