Quali organismi sono soggetti alla selezione naturale?
Esempi tipici di evoluzione adattativa si possono facilmente osservare nelle popolazioni di microrganismi, come batteri o virus, grazie ai loro tempi di generazioni molto brevi. Ad esempio in una popolazione di batteri esistono individui che contengono geni conferenti resistenza ad alcuni farmaci, come gli antibiotici.
Come spiegare bene la teoria di Lamarck?
gli organismi viventi non sono immutabili, bensì si trasformano ininterrottamente; si trasformano per adattarsi all’ambiente e conseguire una più efficiente capacità di sopravvivere; le loro trasformazioni si accumulano nel corso delle generazioni dando luogo a specie nuove.
Che cosa pensava Charles Darwin a proposito dei cambiamenti degli esseri viventi nel tempo?
Egli infatti riteneva che la variazione degli organismi fosse dovuta a due principi: l’azione dell’ambiente che tramite l’uso e il non uso degli organi produce variazioni che si trasmettono per ereditarietà ai discendenti, e una tendenza al progresso, un impulso interno all’evoluzione.
Quale teoria formulo Darwin?
La teoria dell’evoluzione delle specie è uno dei pilastri della biologia moderna. Nelle sue linee essenziali, è riconducibile all’opera di Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell’evoluzione della vita sulla Terra.
Quali sono i meccanismi fondamentali dell’evoluzione?
Oggi sembrano chiariti i meccanismi fondamentali dell’evoluzione grazie alle scoperte di Charles Darwin e Gregor Mendel confermate dai progressi della genetica, della paleontologia e della biogeografia, che hanno conferito validità scientifica alla teoria dell’evoluzione delle specie.
Come è stato definito il concetto di evoluzione?
Il concetto di evoluzione definito in biologia da Darwin è andato estendendosi, nel tempo, come paradigma di intelligibilità applicabile a tutta la storia dell’universo (vedi per esempio, in astrofisica, il concetto di evoluzione stellare).
Qual è l’azione dell’evoluzione?
L’evoluzione è quindi il risultato dell’azione della selezione naturale sulla variabilità genetica creata dalle mutazioni (casuali, ovvero indipendenti dalle caratteristiche ambientali). L’azione della selezione naturale e delle mutazioni viene analizzata quantitativamente dalla genetica delle popolazioni .
Come si distinguono le specie?
Quello di specie è un concetto multidimensionale sotto il quale ricadono varie definizioni che dipendono dall’aspetto che si considera: la specie può essere dunque biologica, morfologica, tipologica, cronologica e filofenetica.