Sommario
Quali quadri deve compilare il forfettario?
Dal 2021, per i redditi 2020, il reddito da regime forfetario compare nel rigo RN1 colonna 1 ai fini dell’indicazione del reddito di riferimento per agevolazioni fiscali e altro.
Cosa può detrarre un forfettario?
Come abbiamo visto, l’unica voce spesa effettivamente scaricabile, nel regime forfettario, è quella relativa ai contributi previdenziali. Ciò non significa che i forfettari non hanno la possibilità di dedurre le spese, ma che queste saranno frutto di un calcolo a percentuale e non di una somma manuale.
Cosa indicare nel quadro LM?
Il quadro LM del modello Redditi raccoglie la dichiarazione dei redditi percepiti dalle persone fisiche (esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo) che aderiscono al regime dei minimi (ex art. 27, commi 1 e 2 del DL 98/2011) oppure al regime forfettario (ex art. 1, commi da 54 a 59 della L. 190/2014).
Cosa inserire nel rigo LM35?
Sul rigo LM35 saranno indicati in colonna 1 l’ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali versati nell’anno fiscale 2020 e in colonna 2 l’importo dedotto dal reddito imponibile, fino alla sua totale capienza; l’eventuale eccedenza, da indicare sul rigo LM49, è deducibile dal reddito complessivo.
Cosa vuol dire addebitare a forfait?
I costi di vendita gravano sull’impresa acquirente (vendite effettuate alla clausola franco partenza), ma l’impresa venditrice li sostiene direttamente; li addebita perciò in fattura al compratore in modo forfetario, senza documentarli.
Come funziona l’IVA nel regime forfettario?
Semplificazioni ai fini Iva Coloro che applicano il regime forfetario non addebitano l’Iva in fattura ai propri clienti e non detraggono l’iva sugli acquisti. Non liquidano l’imposta, non la versano, non sono obbligati a presentare la dichiarazione e la comunicazione annuale Iva.
Cosa può scaricare un professionista?
I professionisti (lavoratori autonomi) che aderiscono al regime ordinario invece possono scaricare il 100% di moltissimi costi; ad esempio: cancelleria e valori bollati; libri e riviste professionali; corsi di formazione e aggiornamento professionale (100% entro il limite di 10 mila euro annui)