Quali sono gli alimenti che infiammano le articolazioni?
I nemici dell’infiammazione da evitare a tavola per contrastare il dolore alle articolazioni
- Zucchero e bevande zuccherate (succhi di frutta zuccherati, gli energy drink, le bibite gasate)
- Dolciumi e carboidrati raffinati (merendine, caramelle, torte e gelati)
- Carni lavorate (insaccati, carne in scatola)
Come spegnere infiammazione intestinale?
I cibi sì per la salute dell’intestino Cereali, olio extravergine di oliva, frutta secca, pesce azzurro e spezie: questi sono gli alimenti da preferire per chi ha malattie infiammatorie intestinali (e non solo).
Cosa non si deve mangiare con l’artrosi?
Tra questi troviamo:
- le solanacee (melanzane, peperoni, pomodori, patate…): contengono solanina, un potente infiammatorio;
- il latte e i suoi derivati: preferisci un latte vegetale senza zuccheri;
- la carne e gli affettati;
- il sale e lo zucchero.
Cosa non mangiare per artrosi?
Carne e grassi animali sono alimenti che contengono grasso arachidonico, che favorisce l’infiammazione e quindi è dannoso per le articolazioni. Anche per il fatto che contengono acidi grassi e colesterolo dovrebbero essere evitati da chi soffre di artrosi.
Quali sono i cibi antinfiammatori?
I cibi antinfiammatori, ricchi di omega 3, combattono l’infiammazione senza le controindicazioni dei farmaci di sintesi. Quali sono e quali evitare.
Quali sono le sostanze anti-infiammatorie?
Cipolla: come l’aglio, il porro e l’erba cipollina, alimenti tipici della nostra cucina, possiedono principi attivi in grado di inibire i processi infiammatori. Carote: come albicocche, pomodori, patate dolci e zucca, contengono importanti sostanze anti-infiammatorie, oltre a contrastare i radicali liberi.
Quali sono gli antinfiammatori naturali?
La boswellia serrata, la spirea e l’argilla come il ribes nero e il mirtillo sono solo alcune delle infinite possibilità in grado di gestire al meglio l’infiammazione con gli antinfiammatori naturali.
Come funziona la dieta antinfiammatoria?
La dieta antinfiammatoria inizia con una riduzione delle calorie che assumiamo con l’alimentazione. La restrizione calorica favorisce la riduzione dell’ infiammazione perché diminuisce la biosintesi delle citochine pro-infiammatorie.