Sommario
- 1 Quali sono gli allegati obbligatori da presentare con la dichiarazione di conformità?
- 2 Quando deve essere rilasciata la dichiarazione di conformità?
- 3 Come si redige una dichiarazione di conformità?
- 4 Chi deve fare la dichiarazione di conformità?
- 5 Da quando è obbligatoria la certificazione dell’impianto elettrico?
- 6 Quando l’impianto elettrico non è a norma?
- 7 Chi rilascia la certificazione di un impianto elettrico a norma?
- 8 Quando è obbligatoria la certificazione impianto elettrico?
Quali sono gli allegati obbligatori da presentare con la dichiarazione di conformità?
Gli allegati obbligatori della dichiarazione di conformità, che gli impiantisti devono produrre per legge sono: Progetto/schema impianto: timbrato e firmato in originale dal responsabile tecnico della ditta impiantista in caso di impianto ordinario, da un professionista iscritto all’albo negli altri casi.
Quando deve essere rilasciata la dichiarazione di conformità?
DEFINIZIONE: La DIchiarazione di COnformita’ (DI.CO) è un documento di basilare importanza per un impianto elettrico. E’ un documento che deve essere rilasciato dalla ditta installatrice degli impianti elettrici alla conclusione dell’installazione dell’impianto e dopo averlo collaudato.
Come si redige una dichiarazione di conformità?
Nel compilare la dichiarazione di conformità è necessario indicare nome, cognome, qualifica e, ove previsto, estremi di iscrizione nel relativo Albo professionale del tecnico che ha redatto il progetto.
Cosa serve per certificare un impianto elettrico?
La prima certificazione di un impianto elettrico è la Dichiarazione di conformità alla regola d’arte (abbreviata in “DiCo” o “DICO”). Al termine dei lavori l’impresa installatrice rilascia una dichiarazione per garantire che l’impianto sia stato realizzato secondo le regole tecniche, e sia quindi a norma.
Cosa fare se manca la dichiarazione di conformità?
Nel caso la Dichiarazione di Conformità non sia reperibile, è possibile sostituirla con una Dichiarazione di Rispondenza detta “DIRI” (fac-simile Diri) solo se gli impianti sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore del DM 37/08.
Chi deve fare la dichiarazione di conformità?
La dichiarazione viene resa da un tecnico abilitato come un’impiantista o dal responsabile tecnico di un’impresa abilitata che esercita da almeno 5 anni. La dichiarazione deve essere supportata da accertamenti e sopralluoghi atti a verificare la effettiva rispondenza dell’impianto alla normativa.
Da quando è obbligatoria la certificazione dell’impianto elettrico?
DA QUANDO È OBBLIGATORIA LA CERTIFICAZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO? Tutti gli impianti dal 2008 ad oggi devono avere la dichiarazione di conformità, fondamentale soprattutto in caso di compravendita di un immobile.
Quando l’impianto elettrico non è a norma?
Come verificare se un impianto elettrico non è a norma Verifica che l’impianto elettrico sia realizzato secondo la direttiva dell’Unione Europea e che i prodotti installati abbiano il marchio CE o CEI. Se questi marchi sono assenti, significa che il prodotto non rispetta la normativa.
Come fare dichiarazione di conformità impianto elettrico?
La dichiarazione di conformità deve essere redatta in triplice copia, di cui:
- una da rilasciare al proprietario dell’immobile.
- una da consegnare allo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune competente.
- una che resta all’impresa che ha effettuato il lavoro.
Come scrivere che l’impianto elettrico è a norma?
Il certificato di conformità dell’impianto elettrico va redatto in triplice copia, una per il proprietario, una per il committente, una per lo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune in cui si è svolto il lavoro.
Chi rilascia la certificazione di un impianto elettrico a norma?
Chi può certificare un impianto elettrico? Questo compito spetta alla ditta che ha svolto il lavoro e saranno il rappresentante legale dell’impresa e il responsabile tecnico a firmare e timbrare la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico.