Sommario
Quali sono gli elementi da considerare nella valutazione dei danni da rumore?
Gli effetti nocivi del rumore sull’uomo dipendono da tre fattori: 1) intensità del rumore; 2) frequenza del rumore; 3) durata nel tempo dell’esposizione al rumore.
Quanto dura la valutazione rischio rumore?
La valutazione del rischio rumore e la relativa indagine fonometrica deve essere aggiornata ogni 4 anni.
Come si misurano i rumori?
Lo strumento con il quale si misura il livello di rumore è Il fonometro; composto da un microfono opportunamente calibrato, trasforma le piccole variazioni di pressione dovute alle onde acustiche in segnale elettrico.
Qual è lo strumento utilizzato per le misure del rumore negli ambienti di lavoro?
Il fonometro, adoperato per le misure di livello sonoro, è “composto da un microfono, da una unità di trattamento e da una unità di lettura dati. I fonometri integratori debbono rispettare i requisiti della classe 1 o 2 in conformità alla norma CEI EN 61672-1:2014”.
Chi deve fare la valutazione del rischio rumore?
Lgs. 81/2008 impone al datore di lavoro di effettuare una valutazione del rumore all’interno della propria azienda al fine di individuare i lavoratori esposti al rischio ed attuare gli appropriati interventi di prevenzione e protezione della salute.
Qual è l’unità di misura dei suoni?
Hertz
Misurazione del suono. Il suono è una variazione di pressione che si propaga in un mezzo fisico elastico, che può essere l’aria o l’acqua o materiali solidi, e che l’orecchio umano riesce a rilevare. Il numero delle variazioni di pressione al secondo è la frequenza che viene misurata in Hertz (Hz).
Chi misura il rumore?
In ultima analisi si può procedere per via legale. La misura strumentale dei livelli di rumore è però a carico del privato, che la può richiedere ad un tecnico competente in acustica riconosciuto oppure all’ARPAE (prestazione a pagamento).
Quale caratteristica deve avere un DPI per poter essere efficacemente utilizzato dal lavoratore?
Un DPI per poter essere utilizzato deve presentare alcune precise caratteristiche, tra le quali: il comfort, l’ergonomia, l’innocuità e la solidità.
Qual è l’origine del suono?
Abbiamo quindi un primo dato di fatto: all’origine del suono c’è un corpo vibrante. Vibrando, questo corpo trasmette le proprie vibrazioni al mezzo che lo circonda (nel nostro caso, l’aria). L’energia sonora, quindi, è un’energia meccanica (o cinematica) che, partendo dalla sorgente, si irradia sotto forma
Qual è la sorgente del suono?
LA PROPAGAZIONE SONORA Il suono è un fenomeno fisico, non un oggetto. Per esistere ha bisogno di una sorgente, cioè di un corpo vibrante e di un mezzo elastico di propagazione in cui le onde possano viaggiare. Aria, acqua, legno, metalli, cemento, mattoni e vetro possono vibrare e propagare le onde sonore.
Quali sono le grandizze del suono?
GRANDEZZE FISICHE DEL SUONO Il suono è caratterizzato da alcune grandezze fondamentali quali l’ampiezza, la frequenza (o periodo di oscillazione), la lunghezza d’onda e la velocità di propagazione nel mezzo attraversato. Ampiezza dell’Onda: L’ampiezza delle fluttuazione della pressione sonora è la caratteristica che ci
Qual è la pressione sonora necessaria per un suono udibile?
La pressione acustica necessaria perché un suono sia udibile dall’orecchio umano varia a seconda della frequenza dei suoni. Un suono di 1.000 Hz è udibile a “0 dB”, mentre scendendo a 30 Hz occorre un livello di pressione sonora di almeno 60 dB perché il suono sia udibile.