Sommario
- 1 Quali sono gli esami per il Clostridium difficile?
- 2 Qual è l’esito positivo della ricerca della tossina del Clostridium difficile?
- 3 Come avviene la trasmissione di Clostridium difficile nel tratto gastrointestinale?
- 4 Quanto dura la raccolta del secondo campione di feci?
- 5 Qual è il test per l’antigene di C. difficile?
Quali sono gli esami per il Clostridium difficile?
Gli esami per il Clostridium difficile possono essere richiesti se un paziente ricoverato in ospedale soffre di episodi frequenti di diarrea acquosa, lamenta mal di pancia, sviluppa febbre e/o nausea durante o dopo la terapia antibiotica o dopo un intervento chirurgico all’apparato digerente.
Quali sono i meccanismi dell’infezione di Clostridium difficile?
I meccanismi con cui si sviluppa la malattia correlata all’infezione di clostridium difficile. Il processo inizia con una alterazione della fisiologica flora batterica dell’intestino causata da una terapia antibiotica talvolta associata a chemioterapia. Ne segue una eccessiva colonizzazione dell’intestino da parte del Clostridium difficile.
Qual è l’esito positivo della ricerca della tossina del Clostridium difficile?
Se invece l’esito dell’esame relativo alla ricerca della tossina del Clostridium difficile è positivo è probabile che la diarrea e gli altri sintomi siano causati dalla proliferazione del batterio. L’esito negativo può invece significare che la diarrea e gli altri sintomi hanno una causa diversa.
Come prevenire l’infezione da Clostridium difficile?
Prevenzione per evitare di contrarre l’infezione che il Clostridium difficile può determinare. Ottemperando ad alcune semplici norme è possibile ridurre il rischio di contrarre l’infezione da Clostridium difficile ed il rischio di diffondere il contagio. Evitare l’uso indiscriminato di antibiotici.
Come avviene la trasmissione di Clostridium difficile nel tratto gastrointestinale?
La trasmissione della malattia avviene tipicamente per via oro-fecale. Il paziente infetto da Clostridium difficile nel tratto gastrointestinale è in grado si espellerlo insieme alle feci che, soprattutto in ambiente ospedaliero, sono in grado di andare a contaminare in vario modo l’ambiente.
Qual è la gravità dell’infezione da Clostridium difficile?
Come anticipato, la gravità dell’infezione intestinale da Clostridium difficile è variabile: i sintomi possono infatti andare dalla diarrea lieve a quella profusa (fino a 10 litri di scariche sierose al giorno), con megacolon tossico, perforazione intestinale, ipokaliemia, emorragia intestinale, e sepsi.
Quanto dura la raccolta del secondo campione di feci?
Tra la raccolta del primo campione e quella del secondo devono passare al massimo tre giorni. Il secondo campione deve essere raccolto al più tardi il quarto giorno. Per la raccolta del secondo campione di feci con il secondo contenitore ripeta tutto il procedimento illustrato nelle figure sopra.
Quando prelevi i campioni di feci?
Prelevi i campioni di feci quando le emorroidi smetteranno di sanguinare (quando il medico constaterà l’esito positivo della cura delle emorroidi e Le darà il via libera al prelievo dei campioni di feci).
Qual è il test per l’antigene di C. difficile?
Test di screening del campione di feci utilizzando il test per l’antigene di C. difficile noto con il nome di glutammato deidrogenasi (GDH) o antigene comune.