Sommario
- 1 Quali sono i chemioterapici maggiormente usati per il trattamento del carcinoma polmonare?
- 2 Quali sono i casi di tumore al polmone?
- 3 Cosa può provocare la chemioterapia?
- 4 Quanto dura la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule?
- 5 Qual è la Relazione Fumo-cancro al polmone?
Quali sono i chemioterapici maggiormente usati per il trattamento del carcinoma polmonare?
I chemioterapici maggiormente usati per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule sono cisplatino, carboplatino, gemcitabina, vinorelbina (Navelbine®), paclitaxel, docetaxel e pemetrexed (Alimta®).
Quali sono i casi di carcinoma polmonare?
Il carcinoma polmonare è attualmente il tumore maligno con il maggior tasso di incidenza e di mortalità nel mondo (1,35 milioni di nuovi casi all’anno e 1,18 milioni di morti), con la massima frequenza negli Stati Uniti d’America ed in Europa, in soggetti maschi, fumatori e con più di 50 anni.
Come si curano i tumori polmonari?
Se diagnosticati precocemente, quando ancora operabili, questi tumori polmonari sono curabili con buone percentuali di guarigione. Le neoplasie in stadio iniziale guariscono nel 60-70 per cento
Quali sono i casi di tumore al polmone?
Il tumore al polmone è una delle neoplasie più frequenti e letali. Nel 2016, solo in Italia, sono stati diagnosticati più di 41mila nuovi casi e sono stati
Quali sono le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia?
Le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia impediscono la moltiplicazione cellulare interferendo con i meccanismi legati a questo processo, e così facendo eliminano le cellule cancerose inducendone la morte ( azione citotossica ).
Come si prolunga la chemioterapia?
In genere la chemioterapia si prolunga per un periodo che va da tre a sei mesi, nel corso del quale si effettuano in genere da tre-quattro a sei-otto cicli di trattamento. Il programma tuttavia può cambiare in relazione al tipo di malattia, al singolo paziente e alla reazione individuale alle cure.
Cosa può provocare la chemioterapia?
Talvolta la chemioterapia può provocare una neuropatia periferica, che si manifesta con alterazioni della sensibilità, formicolii, sensazione come di punture di aghi soprattutto alle mani e ai piedi. In genere regredisce al termine delle cure, ma solo dopo diversi mesi.
Come va eseguita la chemioterapia?
La chemioterapia va eseguita in più cicli perché non tutte le cellule tumorali si replicano nello stesso momento e ci sono sempre delle cellule in fase quiescente ossia “a riposo” che non vengono colpite durante il primo trattamento. La durata della chemioterapia è variabile, ma generalmente dura da 3 a 6 mesi,
Qual è il tumore al polmone a non piccole cellule?
Il tumore del polmone a non piccole cellule rappresenta il tumore al polmone più comune nell’essere umano, sia questo un fumatore o un non-fumatore. Il tumore al polmone è una neoplasia che si sviluppa a livello dei polmoni.
I chemioterapici maggiormente usati per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule sono il cisplatino o il carboplatino in combinazione con l’ etoposide. In alternativa si può usare anche una combinazione a base di ciclofosfamide, epirubicina e vincristina convenzionalmente indicata come regime CEV.
Quanto dura la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule?
In media, i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase metastatica, non trattati, sopravvivono 6 mesi, mentre la sopravvivenza mediana per quelli trattati è circa di 9 mesi. Di recente, la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule è migliorata sia allo stadio precoce che avanzato.
Qual è la chemioterapia?
La chemioterapia è il trattamento di scelta per il carcinoma polmonare. In alcuni casi può essere seguita dalla radioterapia; in altri la chemioterapi…
Come funziona la chemioterapia neoadiuvante?
La chemioterapia neoadiuvante (preoperatoria) nel carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio precoce è anche comunemente usata e consiste in 4 cicli con una doppietta di cisplatino. Nei pazienti che non possono ricevere il cisplatino, si può utilizzare il carboplatino.
Qual è la Relazione Fumo-cancro al polmone?
Da ricordare, per precisione, che la relazione fumo-cancro al polmone vale in particolare per alcuni sottotipi di malattia come il carcinoma spinocellulare e il microcitoma. Il fumo di sigaretta è responsabile di 8-9 tumori del polmone su 10, ma non è l’unico fattore di rischio per questa malattia.