Sommario
Quali sono i contesti educativi?
I contesti educativi sono tali quando producono insegnamento/apprendimento. Esistono tre tipologie di contesti educativi in cui il soggetto si imbatte nel corso della vita: prima di tutto la famiglia, poi la scuola e infine l’ambiente lavorativo.
Cosa si intende per gruppo in un contesto educativo?
Pertanto, l’ambiente viene, in genere, definito come tutto ciò che resta di una situazione “a prescindere” dal soggetto di cui si sta parlando. In questo senso, ad esempio, ambiente di un bambino in classe è il “gruppo classe” (insegnanti, compagni, spazi, oggetti materiali, ecc.) meno il bambino stesso.
Che cosa è l’agire educativo?
In diversi momenti storici, l’agire educativo si traduce in una realtà processuale e dinamica definibile come processo educativo, che è: contestualmente situato (attori, memorie, scopi, storie) socio-culturalmente orientato (fini, valori) intenzionale (progettualità)
Che cosa significa contesto di apprendimento?
L’espressione “ambiente di apprendimento” è oggi molto usata nel lessico delle scienze dell’educazione. In un’accezione molto ampia, l’ambiente di apprendimento può essere inteso come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme.
Come deve essere l’ambiente di apprendimento?
La natura di un “ambiente di apprendimento” implica che, inizialmente, non venga completamente definito ed “impacchettato”: se l’allievo deve godere di una certa libertà di scelta, un certo livello di incertezza e di non-controllo deve essere messo nel conto.
Cosa significa lavorare sul contesto?
Questo implica che, per mancanza di tempo, risorse, formazione, talvolta non possa essere realizzata una programmazione incentrata sulle esigenze di un singolo bambino. E questo implica un lavoro sul bambino e al tempo stesso un’azione specifica sul contesto nel quale si inserisce.