Sommario
- 1 Quali sono i limiti del patteggiamento?
- 2 Quali sono le tipologie di patteggiamento?
- 3 Come si esprime la richiesta di patteggiamento?
- 4 Che cosa ottiene l’imputato con il patteggiamento?
- 5 Qual è il rimedio migliore per la sentenza di patteggiamento?
- 6 Quando deve essere formulata la richiesta di patteggiamento?
- 7 Come verificare la presenza di una condanna patteggiata?
Quali sono i limiti del patteggiamento?
Patteggiamento: limiti ed esclusioni. Come abbiamo visto, il patteggiamento è ammissibile solo entro determinati limiti di tempo e, come vedremo, solamente in relazione ad alcuni reati. L’articolo 444 del Codice di procedura penale stabilisce che sono esclusi dal patteggiamento: i delitti di prostituzione minorile e pornografia minorile;
Quali sono le tipologie di patteggiamento?
Ci sono due tipologie di patteggiamento: tradizionale (o ristretto) se la pena patteggiata non supera i due anni di reclusione; allargato, quando la pena concordata è superiore ai due anni di reclusione ed inferiore a cinque.
Quando è ammissibile il patteggiamento?
Come abbiamo visto, il patteggiamento è ammissibile solo entro determinati limiti di tempo e, come vedremo, solamente in relazione ad alcuni reati. L’articolo 444 del Codice di procedura penale stabilisce che sono esclusi dal patteggiamento: i delitti di prostituzione minorile e pornografia minorile; il delitto di violenza sessuale di gruppo;
Come si esprime la richiesta di patteggiamento?
Patteggiamento: decide il giudice. Sulla richiesta di patteggiamento si esprime il giudice di merito che ne valuta l’ammissibilità guardando i capi di imputazione e la qualificazione giuridica prospettata dalle parti. Il giudice può accogliere o rigettare la richiesta ma mai modificare o integrare l’accordo delle parti.
Che cosa ottiene l’imputato con il patteggiamento?
In sostanza con il patteggiamento l’imputato ottiene uno “sconto” della pena fino al limite di un terzo, ma rinuncia anche a far valere la propria innocenza.
Quando può essere richiesto il patteggiamento nel giudizio direttissimo?
Invece, nell’ambito di un giudizio direttissimo, il patteggiamento può essere richiesto fino all’apertura del dibattimento, mentre nel giudizio immediato entro 15 giorni dall’emissione del procedimento per decreto penale o del decreto che dispone il giudizio immediato.
Qual è il rimedio migliore per la sentenza di patteggiamento?
L’unico rimedio consentito è il ricorso per Cassazione per motivi inerenti al calcolo della pena o alla manifesta innocenza del condannato. La sentenza di patteggiamento diventa definitiva dopo 15 giorni dalla sua emissione. La procura speciale
Quando deve essere formulata la richiesta di patteggiamento?
in caso di giudizio immediato, la richiesta di patteggiamento dovrà invece essere formulata per iscritto entro il termine di 15 giorni dalla notifica del decreto di giudizio immediato. Il giudice che riceverà la richiesta di patteggiamento dell’indagato (o imputato) con il parere favorevole del pubblico ministero dovrà verificare la correttezza:
Quando si estingue il delitto oggetto di patteggiamento?
Il delitto oggetto di patteggiamento si estingue dopo cinque anni, mentre la contravvenzione dopo due anni, a patto che l’imputato in tali termini non commetta un delitto, o una contravvenzione della stessa indole, con cessazione di ogni effetto penale, e, in caso di pena pecuniaria o sostitutiva, senza effetto per la successiva sospensione
Come verificare la presenza di una condanna patteggiata?
Per avere conferma della presenza di una condanna patteggiata, è sufficiente chiedere una visura del casellario 18 per leggere l’iscrizione relativa alla pena concordata. Se, invece, la pena concordata è relativa ad un patteggiamento allargato, allora questa sarà visibile anche sul casellario chiesto dai privati.