Sommario
Quali sono i materiali più idonei per realizzare magneti permanenti?
Le terre rare sono i materiali che servono per produrre magneti permanenti ad elevate prestazioni, in particolare comprendono il samario-cobalto (SmCo) e il neodimio-ferro-boro (NdFeB).
Come si costruisce un magnete permanente?
I magneti vengono realizzati esponendo metalli ferromagnetici, come ferro e nichel, a un campo magnetico. Quando questi metalli vengono riscaldati fino a una certa temperatura, si magnetizzano permanentemente.
Quali sono gli acciai austenitici?
L’acciaio austenitico è un acciaio con più dell’8% di nichel e ha una struttura cristallina cubica a facce centrate. Insieme agli acciai ferritici e martensitici, appartiene al gruppo degli acciai inossidabili (inox) e presenta un’ottima combinazione di proprietà meccaniche e resistenza alla corrosione.
Quali sono i materiali che possono essere magnetizzati?
I materiali che possono essere magnetizzati sono anche quelli fortemente attratti da una calamita, e sono chiamati ferromagnetici (o ferrimagnetici); questi includono ferro, nichel, cobalto, alcune leghe di terre rare e alcuni minerali naturali come la magnetite.
Qual è il nome di un magnete?
Un magnete (o calamita) è un corpo che genera un campo magnetico. Il nome deriva dal greco μαγνήτης λίθος ( magnétes líthos ), cioè “pietra di Magnesia “, dal nome di una località dell’ Asia Minore, nota sin dall’antichità per gli ingenti depositi di magnetite.
Qual è la forza di un magnete?
La forza complessiva di un magnete è misurata dal suo momento magnetico, o in alternativa dal flusso magnetico totale che produce. La forza locale del magnetismo in un materiale viene misurata dalla sua magnetizzazione .
Quali sono i magneti permanenti?
I magneti permanenti sono costituiti da materiali ferromagnetici “duri” sottoposti durante la loro produzione ad un trattamento speciale in un potente campo magnetico, che allinea la loro struttura microcristallina interna e li rende molto difficili da smagnetizzare.
Quando fu scoperto il titanio?
Il titanio (dal latino Titanus, Titano, nome del 12° figlio di Gea e Urano tra i titani) fu scoperto nel 1791 dal reverendo William Gregor (mineralogista e chimico britannico), individuandolo (ma non isolandolo) nelle rocce di ilmenite della Cornovaglia; lo chiamò “menacanite”, dal nome della Valle di Manaccan, dove aveva raccolto i campioni
Quali sono i complessi principali per il titanio?
Il Titanio forma numerosi complessi soprattutto con numero di ossidazione +4 (il massimo per il gruppo IV), sono tutti composti o complessi diamagnetici e il numero di coordinazione più comune per il Ti è il 6. I principali sono l’ossido TiO 2 (vedi voce sotto) e gli alogenuri TiX 4 (X = F, Cl, Br, I).
Quali sono le proprietà fisiche del titanio?
Proprietà fisiche; Stato della materia: Queste proprietà rendono il titanio molto resistente alle forme usuali di fatica dei metalli. Questo metallo forma una patina di ossido passivo se esposto all’aria a temperatura ambiente, ma quando si trova in un’atmosfera libero da ossigeno è molto duttile.
Qual è il punto di ebollizione del titanio?
Punto di ebollizione: 3 560 K (3 290 °C) Il titanio è l’elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo Ti e come numero atomico 22. È un metallo del blocco d, leggero, resistente, di colore bianco metallico, lucido, resistente alla corrosione.