Quali sono i principi della dottrina della scienza di Fichte?
Per Fichte la dottrina della scienza è la scienza universale che individua il principio su cui si fonda la validità di ogni altra scienza. Egli ripropone il problema del fondamento del sapere. Si deve porre come fondamento l’io, l’autocoscienza. Il fondamento dell’oggetto non è l’oggetto stesso ma il soggetto.
Che cosa è la dottrina della scienza?
“la dottrina della scienza ” (1794) Fichte in quest’opera si occupa della ricerca di una scienza della scienza, che possa spiegare in linea generale il funzionamento di ogni tipo di conoscenza scientifica al fine di riconoscere il principio o fondamento ad essa sotteso.
Quale scopo si prefigge Fichte nella dottrina delle scienze?
Il suo scritto più importante è Fondamenti dell’intera dottrina della scienza: il suo obiettivo è rendere la filosofia un sapere assoluto e perfetto e il concetto centrale è una scienza della scienza che metta in luce il principio su cui si fonda la validità di ogni scienza e si fondi esso stesso su quel principio.
Che cos’è lo Streben?
LO STREBEN COME ESSENZA DELL’IO. Bene questo tendere all’ideale è lo STREBEN che in tedesco significa proprio “tendere” o anche “stirare”. Era come visto il modo con il quale la ragion pura pratica TENDEVA alle ipostasi della ragione ovvero la Dio, l’esistenza del mondo e l’immortalità dell’anima.
Quali sono i momenti del processo dialettico dell’io?
Fichte: metodo dialettico Il metodo dialettico di Fichte consiste in tre momenti che vengono chiamati tesi o affermazione, antitesi o negazione e sintesi.
Cosa vuol dire Sehnsucht?
di (sich) sehnen «desiderare» e Sucht «brama»]. – Brama, desiderio struggente di un bene irraggiungibile: una vera e propria Sehnsucht, quell’aspirazione impastata di lagrimosa inutilità (De Lollis).
Perché l’Io pone il non io?
Il momento in cui l’Io prende coscienza di sé rappresenta il fondamento di ogni sapere e di ogni attività umana. Il primo principio è quindi “L’Io pone se stesso”. Il secondo principio è dunque “L’Io pone assolutamente un Non-Io” (cioè per autonoma iniziativa dell’Io).