Sommario
- 1 Quali sono i principi di equivalenza?
- 2 Quando si usa il principio di equivalenza?
- 3 Quanti sono i principi di equivalenza delle disequazioni?
- 4 Come si risolve un equazione semplice?
- 5 Cosa afferma il primo principio di equivalenza delle disequazioni?
- 6 Come possiamo trarre dal secondo principio di equivalenza?
Quali sono i principi di equivalenza?
Il PRIMO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA afferma che AGGIUNGENDO ad entrambi i membri di una equazione, uno STESSO NUMERO o una STESSA ESPRESSIONE CONTENENTE L’INCOGNITA, otteniamo una equazione EQUIVALENTE a quella data. A = B. Ora aggiungiamo, sia al primo che al secondo membro della nostra equazione, N.
Che cosa dicono i due principi di equivalenza?
Due equazioni, contenenti le medesime incognite, si dicono equivalenti quando tutte le soluzioni della prima sono soluzioni anche della seconda, e tutte quelle della seconda lo sono anche della prima.
Quando si usa il principio di equivalenza?
Primo principio di equivalenza per le disequazioni Per le disequazioni il principio è analogo: in una disequazione, se sommiamo o sottraiamo membro a membro la stessa quantità senza alterare l’insieme di esistenza delle soluzioni, otteniamo una disequazione equivalente a quella data.
Come si scrive un’equazione equivalente?
Due equazioni si dicono equivalenti se ammettono le stesse soluzioni. Cioè, se un certo valore dell’incognita è soluzione di una equazione, è soluzione anche per la seconda; e viceversa. Esempio: 5x-3=2 e 2x+4=6 sono equivalenti perché ammettono la stessa (unica) soluzione x=1.
Quanti sono i principi di equivalenza delle disequazioni?
PRINICIPI DI EQUIVALENZA DELLE DISEQUAZIONI Principi di equivalenza delle equazioni. Primo principio di equivalenza delle equazioni. Secondo principio di equivalenza delle equazioni.
Cosa dice il primo è secondo principio di equivalenza?
Moltiplicando o dividendo primo e secondo membro di un’ equazione per un numero (diverso da zero) si ottiene un’ equazione equivalente a quella data. Se tutti i termini sono multipli di uno stesso numero, allora dividendo tutti i termini per quel numero si ottiene una equazione equivalente.
Come si risolve un equazione semplice?
Come si svolge un’equazione frazionaria
- escludere i valori che annullerebbero il denominatore.
- ridurre i termini allo stesso denominatore.
- trasportare le incognite al primo membro e mettere che è uguale a 0.
- risolvere l’equazione.
- verificare che i valori ottenuti non annullino l’equazione.
Cosa affermano i due principi di equivalenza delle disequazioni?
Due disequazioni si dicono equivalenti se hanno lo stesso insieme delle soluzioni. Per risolvere una disequazione, cos come abbiamo fatto per le equazioni, si procede semplificando la disequazione, passando per disequazioni equivalenti, fino ad ottenere una disequazione molto semplice, che pu essere risolta facilmente.
Cosa afferma il primo principio di equivalenza delle disequazioni?
PRIMO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA: Addizionando o sottraendo ai due membri di una disequazione la stessa quantità algebrica si ottiene una disequazione equivalente a quella data.
Come applicare il secondo principio di equivalenza?
Secondo principio di equivalenza. Moltiplicando o dividendo primo e secondo membro di un’ equazione per un numero (diverso da zero) si ottiene un’ equazione equivalente a quella data. Regola del cambio dei segni. Cambiando il segno a tutti i termini di un’ equazione si ottiene un’ equazione equivalente a quella data.
I principi di equivalenza permettono di costruire equazioni equivalenti (aventi cioè medesime soluzioni) senza conoscere a priori quali siano queste soluzioni. I principi di equiv. sono lo strumento per la risoluzione delle equazioni.
Come possiamo trarre dal secondo principio di equivalenza?
Un’altra conseguenza che, possiamo trarre dal SECONDO PRINCIPIO DI EQUIVALENZA è che, se tutti i termini di un’equazione hanno un FATTORE COMUNE diverso da zero, DIVIDENDO per tale numero si ottiene una equazione equivalente a quella data. Tale regola è utile per risolvere equazioni del tipo: ax = b
Come si ottiene un’equazione equivalente?
Secondo principio di equivalenza. Data un’equazione, si ottiene un’equazione equivalente se si moltiplicano o si dividono i due membri per lo stesso numero, o espressione, diversi da zero. Esempio. Data l’equazione. 2 3 x = 10. moltiplichiamo per 3 ambo i membri e otteniamo. 3 ⋅ 2 3 x = 3 ⋅ 10, ossia 2 x = 30.