Sommario
Quali sono i sintomi della leucemia mieloide acuta?
stanchezza, perdita di appetito, sudorazione notturna e febbre). In seguito possono manifestarsi spossatezza e pallore legati all’anemia, un aumento del rischio di infezioni dovute alla riduzione dei globuli bianchi normali e sanguinamenti frequenti (anche a livello gengivale o nasale) legati alla carenza di piastrine.
Come si cura la leucemia linfoblastica acuta?
Trattamento della leucemia linfoblastica acuta. Il trattamento per la leucemia linfoblastica acuta di nuova diagnosi si basa generalmente su 3 o 4 cicli di chemioterapia non cross-resistente per i primi 9-12 mesi, seguiti da 2,5 a 3 anni di chemioterapia di mantenimento.
Qual è il rimedio migliore per la chemio?
Il “farmaco” numero uno per proteggere gli organi interni e disintossicarsi dalla chemio è l’ acqua. Il consiglio che vi dò è semplice: bere almeno 2 litri al giorno d’acqua pura e poco mineralizzata durante il trattamento ed i giorni successivi. L’acqua calda a 37/38 gradi sarebbe l’ideale, in quanto pulisce meglio il nostro corpo.
Quali sono le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia?
Le sostanze chemioterapiche utilizzate in oncologia impediscono la moltiplicazione cellulare interferendo con i meccanismi legati a questo processo, e così facendo eliminano le cellule cancerose inducendone la morte ( azione citotossica ).
Come si prolunga la chemioterapia?
In genere la chemioterapia si prolunga per un periodo che va da tre a sei mesi, nel corso del quale si effettuano in genere da tre-quattro a sei-otto cicli di trattamento. Il programma tuttavia può cambiare in relazione al tipo di malattia, al singolo paziente e alla reazione individuale alle cure.
Cosa può provocare la chemioterapia?
Talvolta la chemioterapia può provocare una neuropatia periferica, che si manifesta con alterazioni della sensibilità, formicolii, sensazione come di punture di aghi soprattutto alle mani e ai piedi. In genere regredisce al termine delle cure, ma solo dopo diversi mesi.