Sommario
Quali sono i sintomi della polio?
In generale, la polio ha effetti più devastanti sui muscoli delle gambe che su quelli della braccia. Le gambe perdono tono muscolare e diventano flaccide, una condizione nota come paralisi flaccida. In casi di infezione estesa a tutti gli arti, il malato può diventare tetraplegico.
Quando è stata notificata la polio?
La diffusione della polio ha raggiunto un picco negli Stati Uniti nel 1952 con oltre 21mila casi registrati. In Italia, nel 1958, furono notificati oltre 8mila casi. L’ultimo caso americano risale al 1979, mentre nel nostro paese è stato notificato nel 1982.
Cosa è un poliovirus?
Il Poliovirus è un agente virale appartenente al genere degli enterovirus umani (N.B: gli stessi virus che causano il virus intestinale) e alla famiglia dei picornavirus. Dotato di capside, il poliovirus possiede un genoma a RNA a singola elica, composto da 7.500 nucleotidi circa.
Quali sono i sierotipi di poliovirus?
Tre sierotipi di poliovirus sono stati identificati: il poliovirus di tipo 1 (PV1), di tipo 2 (PV2) e di tipo 3 (PV3), ognuno con una proteina del capside leggermente diversa. Tutti e tre sono estremamente virulenti e producono gli stessi sintomi della malattia. [3]
Come si trasmette il poliovirus?
Come si trasmette il poliovirus. Il contagio avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati o tramite la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani.
Quali sono le disabilità della poliomielite paralitica?
La poliomielite paralitica causa più spesso disabilità fisiche e/o cognitive che non la morte. A dimostrarlo sono alcune statistiche, le quali riportano che il decesso riguarda il 5-10% dei pazienti con poliomielite paralitica (mentre, ovviamente, le disabilità interessano la percentuale restante di malati).
Quali sono le conseguenze della poliomielite?
Le complicanze neurologiche e le potenziali conseguenze mortali della poliomielite fanno di quest’ultima una malattia molto temuta. È bene, tuttavia, precisare che, nella maggior parte dei casi, la polio è una condizione asintomatica o solo lievemente sintomatica, risultando così simile a tante altre infezioni molto meno pericolose.