Quali sono le addizioni del nucleofilo?
Le addizioni nucleofile riguardano principalmente i gruppi C=O e C≡N. In questi gruppi, infatti, gli elettroni dei legami multipli sono attratti dagli atomi a maggior elettronegatività (O ed N); ciò permette all’atomo di carbonio di acquistare una parziale carica positiva (δ +) che diventa un punto di attacco per il nucleofilo.
Qual è l’addizione elettrofila?
L’addizione elettrofila è la reazione secondo cui un generico elettrofilo E + si lega ad uno dei due atomi di carbonio di un doppio o di un triplo legame (presenti
Quali sono i nucleofili forti?
Nucleofili forti. I nucleofili forti si sommano direttamente al carbonio carbonilico formando un alcossido intermedio. L’acidificazione blanda dell’alcossido porta successivamente alla formazione del prodotto finale. Nucleofili deboli. I nucleofili deboli richiedono l’attivazione del gruppo C=O.
Come avviene l’addizione dell’elettrofilo al carbocatione?
Nel primo stadio della reazione si ha l’addizione dell’elettrofilo al doppio o al triplo legame carbonio-carbonio. Si genera un carbocatione. Nel secondo stadio della reazione si ha l’addizione del nucleofilo Nu-al carbocatione. L’addizione elettrofila segue la regola di Markovnikov e pertanto è una reazione regioselettiva.
Qual è l’addizione nucleofila al carbonile?
Addizione di acqua La reazione tipica di aldeidi e chetoni è l’addizione nucleofila al carbonile. Questa può essere meglio com-presa esaminando il caso più elementare, l’addizione di acqua. L’addizione nucleofila al carbonile è influenzata sia da fattori elettronici che sterici.
Come si addizionano aldeidi e chetoni?
Aldeidi e chetoni addizionano acqua formando dioli geminali. Per approfondimenti si veda: formazione di dioli geminali. Addizione di acido cianidrico: cianidrine. L’acido cianidrico può addizionarsi ad una aldeide o ad un chetone per portare alla formazione di composti noti come cianidrine. Per approfondimenti si veda: cianidrine.