Sommario
Quali sono le benzodiazepine?
Le benzodiazepine sono una classe di sostanze psicoattive introdotte nel 1960 per il trattamento dell’ansia e dei disturbi del sonno. La prima molecola sintetizzata fu il clordiazepossido, a cui seguì la sintesi di diazepam che fino alla metà degli anni ottanta fu
Come avviene l’overdose da benzodiazepine?
L’overdose da benzodiazepine di solito non provoca la morte se il farmaco è assunto singolarmente, senza assumere altre sostanze contemporaneamente. L’esito può essere fatale, invece, se l’overdose da benzodiazepine avviene quando esse sono assunte in combinazione con alcool ed altre droghe che deprimono l’attività del SNC.
Cosa succede durante l’astinenza da benzodiazepine?
In conseguenza di una massiccia dipendenza, durante la sindrome d’astinenza possono comparire tremori, insonnia in forma più grave e deliri. Durante l’astinenza da benzodiazepine, come in quella da oppiati o alcool, l’ansia cresce parallelamente all’aumento di attività del Locus Coeruleus.
Cosa significa l’assunzione prolungata di benzodiazepine?
L’assunzione prolungata di benzodiazepine determina tolleranza ai loro effetti terapeutici e ad altri effetti comportamentali [5, 2]. Ciò significa che, a parità di dose assunta, tali effetti diminuiscono di intensità in funzione del tempo di assunzione.
Il loro effetto calmante e rilassante li ha resi popolari: gli ansiolitici sono la tipologia di farmaco più ampiamente prescritto per il trattamento dell’ansia. Vengono inoltre prescritti per l’insonnia e come miorilassanti. Le benzodiazepine costituiscono la classe più comune di ansiolitici.
Cosa succede dopo la sospensione di benzodiazepine?
Dopo la sospensione, dopo anni di consumo di benzodiazepine, si produce un effetto di rimbalzo (rebound): un marcato aumento della fase REM, la quale diventa anche più intensa. Di conseguenza i sogni diventano più intensi, possono esserci incubi e questo fa si che la persona si svegli frequentemente durante la notte.
Qual è la tolleranza alle benzodiazepine?
La tolleranza all’effetto anticonvulsivante delle benzodiazepine le rendono, generalmente, inadatte per il trattamento a lungo termine dell’epilessia. La tolleranza, agli effetti motori delle benzodiazepine, può svilupparsi a dosi veramente elevate di assunzione di sostanza.
Quali sono i farmaci benzodiazepinici?
I farmaci benzodiazepinici sono considerati piuttosto sicuri e sono dotati di una tossicità relativamente bassa. Inoltre, possiedono un elevato indice terapeutico. Questo parametro esprime il rapporto tra dose tossica e dose terapeutica.
En Gocce. Le benzodiazepine sono generalmente ben tollerate ma gli effetti collaterali possono in alcuni casi portare alla morte in pazienti anziani, oppure con gravi patologie ai polmoni, al fegato o con disfunzioni respiratorie.
Quali sono le benzodiazepine per il disturbo di panico?
Per via della loro efficacia, della tollerabilità e della rapida insorgenza dell’azione ansiolitica, le benzodiazepine sono spesso utilizzate per il trattamento dell’ansia associata a disturbo di panico. Tuttavia vi è un generale disaccordo tra gli esperti per quanto riguarda il loro uso a lungo termine per il disturbo di panico.
Cosa succede dopo la sospensione dalle benzodiazepine?
La sospensione dalle benzodiazepine o una brusca riduzione del dosaggio, anche dopo un ciclo di trattamento relativamente breve (tre-quattro settimane), può portare a due gruppi di sintomi – effetto rebound e astinenza. L’effetto rebound consiste nel ritorno dei sintomi per cui il paziente era stato trattato, ma in modo peggiore a prima.
Quali sono i sintomi di un sovradosaggio di benzodiazepine?
I sintomi di un sovradosaggio di benzodiazepine possono comprendere: sonnolenza, difficoltà di parola, nistagmo, ipotensione, ipocinesia, atassia, coma, depressione respiratoria, fino ad arrivare nei casi più gravi all’arresto cardiorespiratorio.
Quale agente antagonista delle benzodiazepine?
Esiste un agente antagonista delle benzodiazepine, il flumazenil (Anexate). Il suo uso come antidoto non è tuttavia raccomandato di routine a causa dell’alto rischio di risedazione e convulsioni.
Quando è stata scoperta la prima benzodiazepina?
La prima benzodiazepina, il clordiazepossido (Librium), è stata scoperta casualmente da Leo Sternbach nel 1955 e reso disponibile nel 1960 da Hoffmann-La Roche, che ha anche commercializzato il diazepam (Valium) dal 1963. A partire dagli anni sessanta e settanta le benzodiazepine hanno incominciato a essere largamente prescritte clinicamente.
Quali sono gli effetti collaterali del metadone?
Effetti ed effetti collaterali. Sedazione, cambiamento d’umore (euforia-quiete), miosi (restringimento delle pupille), cambiamenti nell’abilità sensoria e funzionale (ovvero effetti sulle capacità decisionali, disturbi della percezione, etc.). Il metadone può anche avere un effetto avverso sulla velocità di reazione di un individuo.
Come si assungono benzodiazepine durante la gravidanza?
Se la madre le assunte regolarmente, anche a dosi terapeutiche, negli ultimi mesi della gravidanza possono causare complicazioni nel neonato. Il feto ed il neonato metabolizzano molto lentamente le benzodiazepine e nell’organismo del neonato possono persistere concentrazioni apprezzabili di benzodiazepine, fino a due settimane dopo la nascita.