Sommario
- 1 Quali sono le caratteristiche delle benzodiazepine?
- 2 Quali sono le benzodiazepine per il disturbo di panico?
- 3 Quale agente antagonista delle benzodiazepine?
- 4 Quando è stata scoperta la prima benzodiazepina?
- 5 Come sono utilizzate le benzodiazepine nella pratica veterinaria?
- 6 Quali sono i farmaci benzodiazepinici?
Quali sono le caratteristiche delle benzodiazepine?
Alte dosi di benzodiazepine possono causare amnesia anterograda e dissociazione. Queste caratteristiche rendono oggi utili le benzodiazepine nei trattamenti di breve durata per stati gravi di ansia, insonnia, agitazione, convulsioni, spasmi muscolari, astinenza da alcol e come premedicazione per le procedure mediche o dentistiche.
Quali sono le benzodiazepine per il disturbo di panico?
Per via della loro efficacia, della tollerabilità e della rapida insorgenza dell’azione ansiolitica, le benzodiazepine sono spesso utilizzate per il trattamento dell’ansia associata a disturbo di panico. Tuttavia vi è un generale disaccordo tra gli esperti per quanto riguarda il loro uso a lungo termine per il disturbo di panico.
Quali sono i sintomi di un sovradosaggio di benzodiazepine?
I sintomi di un sovradosaggio di benzodiazepine possono comprendere: sonnolenza, difficoltà di parola, nistagmo, ipotensione, ipocinesia, atassia, coma, depressione respiratoria, fino ad arrivare nei casi più gravi all’arresto cardiorespiratorio.
Quale agente antagonista delle benzodiazepine?
Esiste un agente antagonista delle benzodiazepine, il flumazenil (Anexate). Il suo uso come antidoto non è tuttavia raccomandato di routine a causa dell’alto rischio di risedazione e convulsioni.
Quando è stata scoperta la prima benzodiazepina?
La prima benzodiazepina, il clordiazepossido (Librium), è stata scoperta casualmente da Leo Sternbach nel 1955 e reso disponibile nel 1960 da Hoffmann-La Roche, che ha anche commercializzato il diazepam (Valium) dal 1963. A partire dagli anni sessanta e settanta le benzodiazepine hanno incominciato a essere largamente prescritte clinicamente.
Cosa succede dopo la sospensione dalle benzodiazepine?
La sospensione dalle benzodiazepine o una brusca riduzione del dosaggio, anche dopo un ciclo di trattamento relativamente breve (tre-quattro settimane), può portare a due gruppi di sintomi – effetto rebound e astinenza. L’effetto rebound consiste nel ritorno dei sintomi per cui il paziente era stato trattato, ma in modo peggiore a prima.
Come sono utilizzate le benzodiazepine nella pratica veterinaria?
Le benzodiazepine sono utilizzate nella pratica veterinaria nel trattamento di vari disturbi e condizioni. Come negli esseri umani, sono utilizzate nel trattamento di prima linea di convulsioni, stato epilettico, tetano e come terapia di mantenimento contro l’epilessia (in particolare, nei gatti ).
Quali sono i farmaci benzodiazepinici?
I farmaci benzodiazepinici sono considerati piuttosto sicuri e sono dotati di una tossicità relativamente bassa. Inoltre, possiedono un elevato indice terapeutico. Questo parametro esprime il rapporto tra dose tossica e dose terapeutica.
Qual è la tolleranza alle benzodiazepine?
La tolleranza all’effetto anticonvulsivante delle benzodiazepine le rendono, generalmente, inadatte per il trattamento a lungo termine dell’epilessia. La tolleranza, agli effetti motori delle benzodiazepine, può svilupparsi a dosi veramente elevate di assunzione di sostanza.