Sommario
Quali sono le conseguenze dell’ipertensione?
Complicazioni. Le principali e più pericolose conseguenze sono l’infarto e l’ictus. L’ipertensione aumenta infatti il rischio cardiovascolare, cioè la probabilità di sviluppare un trombo all’interno di un vaso sanguigno con conseguente ostruzione dello stesso.
Come si tratta di ipertensione secondaria?
In genere si tratta di insufficienza renale cronica, feocromocitoma o stenosi dell’arteria renale. Anche l’assunzione di alcuni farmaci come gli antidolorifici o la pillola anticoncezionale può essere all’origine di ipertensione secondaria.
Quando si parla di ipertensione resistente?
Si parla di ipertensione resistente nel caso in cui la terapia farmacologica non è in grado di riportare i valori pressori nella norma, anche escludendo eventuali cause di ipertensione secondaria.
Quali fattori possono contribuire all’ipertensione essenziale?
Secondo gli studi più attendibili, tra i possibili fattori che sembrano contribuire in modo importante alla comparsa dell’ipertensione essenziale, figurano: L’aumento del tono del sistema nervoso simpatico (iperattività del sistema nervoso simpatico); Una certa predisposizione genetica alla pressione alta (fattori genetici);
Quali sono i sintomi dell’ipertensione arteriosa?
Sintomi e diagnosi. L’ipertensione arteriosa in genere non dà sintomi definiti e riconoscibili. Per tale ragione è spesso definita il “killer silenzioso”. Possono tuttavia manifestarsi palpitazioni, mal di testa, vertigini, nervosismo, stanchezza, ronzii alle orecchie o epistassi nasale.
Quali sono i rischi per l’ipertensione di grado 1?
Varianti di rischi per l’ipertensione di 1 grado. La diagnosi di malattia ipertensiva di grado 1 può essere stabilita se la pressione sistolica è aumentata a 18,7-21,2 kPa (140-159 mm Hg) e l’indice di pressione diastolica è fino a 12,0-12,5 kPa (90 -94 mm Hg).
Qual è la classificazione dell’ipertensione?
Classificazione dell’ipertensione in funzione della gravità . La classificazione dell’OMS riconosce l’esistenza di una ipertensione “borderline” (limite) quando in occasione di misurazioni successive ripetute, i valori pressori siano talora nei limiti di normotensione, talora superiori.
Come si misura la pressione del sangue?
Tali sintomi si manifestano in particolare quando la pressione del sangue registra un rialzo deciso (crisi ipertensiva). La diagnosi avviene misurando la pressione con un apposito strumento, detto sfigmomanometro. La singola misurazione, che si può effettuare in farmacia o in casa, non è però indicativa.
Quali sono le cause di ipertensione arteriosa?
Le forme di ipertensione arteriosa in cui è possibile dimostrare una causa precisa, cioè organica, legata a specifiche malattie di un organo, sono definite “secondarie”. In molti casi la causa di ipertensione è una malattia del rene, conseguente a precedenti nefriti, pielonefriti o infezioni delle vie urinarie particolarmente frequenti.