Quali sono le fasi tipiche di un attacco epilettico?
Crisi tonico-cloniche Sono le crisi epilettiche più conosciute nell’immaginario collettivo: conosciute come “le convulsioni” e “il grande male”, sono per molti pazienti e per il pubblico “le crisi” per antonomasia. Sono usualmente caratterizzate da tre principali fasi, tonica, clonica, e postcritica.
Cosa sono le assenze tipiche?
L’assenza tipica (o piccolo male) è un fenomeno di rapida e fugace perdita di coscienza (meno di 30 secondi) e rappresenta una delle più tipiche forme di epilessia del bambino e del giovane.
Quando qualcuno ha una crisi epilettica?
Quando qualcuno ha una crisi epilettica, può manifestare degli spasmi muscolari involontari e incontrollabili con contrazioni e scatti degli arti, alterazione del comportamento o perdita di coscienza. Se non hai mai assistito a una crisi di questo tipo finora, potresti sentirti scioccato, confuso, spaventato o preoccupato.
Quali sono le crisi epilettiche focali?
Ciascun episodio epilettico può essere classificato come focale o generalizzato. Le crisi epilettiche focali (parziali) Consistono in crisi convulsive che si sviluppano dall’attività anomala di una ristretta area del cervello.
Qual è il punto di partenza per l’epilessia?
Diagnosi. Il punto di partenza per accertare (diagnosticare) l’epilessia sarà un attento esame dei disturbi (sintomi), la raccolta della storia relativa allo stato di salute della persona colpita, il racconto di ciò che è avvenuto nei momenti immediatamente precedenti la comparsa della crisi, durante il suo sviluppo ed al suo termine.
Quando si parla di epilessia primaria o sintomatica?
Quando l’epilessia non si associa a danni (lesioni) del cervello si parla di Epilessia Primaria, mentre quando è associata a lesioni cerebrali (tumori, malformazioni, eventi infiammatori avvenuti nel passato, anomalie dello sviluppo, etc.) si parla di Epilessia Secondaria o Sintomatica.