Sommario
Quali sono le origini storiche e culturali del concetto di nazione?
L’idea di nazione è nata e ha avuto il suo acme nell’Ottocento, quando il senso dell’individuale dominava il pensiero europeo. L’idea di nazione diventa così per l’uomo dell’Ottocento innanzitutto individualità spirituale prima di essere entità politica.
Chi ha fondato il giornale la Nazione?
L’idea di creare un nuovo quotidiano per Firenze risale al 13 luglio 1859. In città si era appena diffusa la notizia dell’armistizio di Villafranca, Leopoldo II, l’ultimo Granduca della casata Asburgo Lorena, se n’era andato da circa due mesi e mezzo e a Firenze era rimasto il governo provvisorio di Bettino Ricasoli.
Qual è la definizione della nazione?
Un’altra definizione vede la nazione come una «comunità di individui di una o più nazionalità con un suo proprio territorio e governo» o anche «una tribù o una federazione di tribù (come quella degli indiani nord-americani)». È appoggiandosi a tali nozioni che si è sviluppato negli anni ’70 il concetto di micronazione.
Quando il concetto di nazione diventa inclusivo?
Nel XIX secolo il concetto di nazione diventa globale e inclusivo in corrispondenza della nascita degli stati-nazione. Indica quindi la totalità degli abitanti di un paese, si avvicina al concetto di cittadinanza e spesso si rivela indipendentemente da componenti culturali o etniche.
Come vengono usati i termini nazione e paese?
Nell’uso quotidiano erroneamente i termini come nazione, stato e paese vengono usati spesso come sinonimi per indicare un territorio controllato da un singolo governo, o gli abitanti di quel territorio o il governo stesso; in altre parole lo Stato.
Cosa è una nazione culturale?
Nazione culturale: sviluppata in quegli stati in cui il modello politico statuale si è sviluppato con maggiore ritardo (Germania, Italia). La nazione coincide in questo caso con una comunità popolare basata sulla cultura, sulla lingua e sulle tradizioni storiche. Nazione politica sovrana.