Sommario
Quali sono le principali tecniche di radioterapia?
L’evoluzione tecnologica ha consentito di realizzare molti tipi di dispositivi e di tecniche, con caratteristiche diverse, e il radioterapista sceglierà qual è il più appropriato nel singolo paziente, a seconda del tipo di tumore e della sua localizzazione. Per esempio, vi sono: la radioterapia conformazionale
Quali sono le reazioni della pelle alla radioterapia?
Reazioni cutanee. Le reazioni della pelle alla radioterapia dipendono dal tipo di pelle e dall’estensione dell’area trattata. Possono comparire arrossamenti e irritazione, come un eritema solare. Ciò in genere non accade subito, ma gradualmente, dopo alcune sedute.
Come si utilizza la radioterapia per il cancro?
La medicina utilizza la radioterapia come trattamento per il cancro da più di 100 anni, con le sue prime radici tracciate dalla scoperta dei raggi X nel 1895 da Wilhelm Röntgen. Emil Grubbe di Chicago è stato forse il primo medico statunitense ad utilizzare raggi x per curare il cancro, a partire dal 1896.
Qual è la differenza tra radioterapia e chemioterapia?
La prima differenza tra radioterapia e chemioterapia è la via di somministrazione e il tipo di trattamento. Per la radioterapia vengono utilizzati più raggi di radiazione che si concentrano in un punto specifico dell’organismo, lì dove si trova il tumore.
Come funziona la radioterapia total body?
radioterapia total body: con questa procedura viene irradiato tutto l’organismo del paziente in modo da distruggere le cellule malate in alcuni particolari tumori, che colpiscono le cellule del sangue e del sistema linfatico, come alcuni tipi di leucemie o linfomi.
Cosa sono la radioterapia e la chemioterapia?
Sia radioterapia che chemioterapia sono terapie utili in caso di tumore, sia da sole che in associazione tra loro e la chirurgia; la differenza sostanziale consiste nel modo in cui le due terapie “uccidono” le cellule tumorali: la radioterapia usa raggi X, mentre la chemioterapia usa particolari farmaci, chiamati chemioterapici.
Cosa è la radioterapia radicale?
• nella Radioterapia radicale l’obiettivo principale è la di-struzione di tutte le cellule tumorali, o comunque prolife-ranti, per ottenere la guarigione completa; • la Radioterapia sintomatica o palliativa, invece, ha lo sco-po di ridurre, od eliminare, eventuali sintomi presenti, come ad esempio il dolore, il sanguinamento e la com-
Cosa utilizza la radioterapia per la cura dei tumori?
La radioterapia, impiegata soprattutto per la cura dei tumori, utilizza radiazioni capaci di penetrare nei tessuti e danneggiare le cellule.
Qual è la prima visita in radioterapia?
La prima visita in radioterapia La prima visita rappresenta il primo passo per un eventuale trattamento radioterapico. Il paziente viene inviato ad eseguire una prima visita Radioterapica dallo specialista in altre discipline, (per esempio l’urologo se è stato diagnosticato un carcinoma alla prostata) oppure dal Medico di Medicina Generale.
Sia radioterapia che chemioterapia sono terapie utili in caso di tumore, sia da sole che in associazione tra loro e la chirurgia; la differenza sostanziale consiste nel modo in cui le due terapie “uccidono” le cellule tumorali: la radioterapia usa raggi X, mentre la chemioterapia usa particolari farmaci, chiamati chemioterapici. Per alcuni
Come può essere somministrata la radioterapia per un tumore al seno?
La radioterapia per un tumore al seno può venire somministrata in vari modi, con un dosaggio differente che dipende dal piano di trattamento individuale. La
Come si utilizza la radioterapia intraoperatoria?
Radioterapia intraoperatoria (Intraoperative radiotherapy o IORT): è utilizzata durante l’operazione per attaccare porzioni di tumore non asportabili chirurgicamente, o per bombardare la zona in cui il tumore si è sviluppato in modo da evitare possibili recidive.
Quanto dura la radioterapia a scopo profilattico?
Radioterapia a scopo profilattico. La radioterapia a scopo profilattico si esegue mediamente dopo un intervento chirurgico per evitare che ulteriori focolai possano ricrescere nel tessuto coinvolto; ha un’azione molto mirata e la sua durata mediamente non va in genere oltre le 5 settimane.