Quali sono le settimane di gravidanza più a rischio?
L’85% circa degli aborti si verifica nelle prime 12 settimane di gestazione, e il 25% delle gravidanze termina con un aborto nelle prime 12 settimane. Il rimanente 15% degli aborti avviene fra le 13 e le 20 settimane.
Cosa può danneggiare il feto?
Rosolia, toxoplasmosi, citomegalovirus, varicella sono tra le infezioni in gravidanza più conosciute, ma non sono le sole. Scopriamo insieme quali sono le infezioni che possono essere contratte in gravidanza, quali sono i possibili rischi per il feto e cosa si può fare per prevenirle.
Quando una gravidanza è pericolosa?
Febbre a 38 gradi o più, poiché la febbre alta per un periodo di tempo prolungato (di diversi giorni) può danneggiare il feto. Dolori a un lato del ventre durante la gravidanza iniziale, perché potrebbe trattarsi di una gravidanza extrauterina. Dolori, fastidi e sangue durante la minzione. Vomito continuo e incessante.
Quali sono le gravi complicanze della gravidanza?
Malattie autoimmuni; Anomalie cardiache; Infezioni contratte nei nove mesi (come toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus); Età avanzata (che si è spostata in avanti nel corso degli anni).
Cosa mette a rischio la gravidanza?
Infatti, alcuni problemi di salute di cui soffre la futura mamma, per esempio l’ipertensione oppure la sindrome dell’ovaio policistico (patologia che, interferendo con l’ovulazione, causa anche difficoltà a rimanere incinta), l’obesità, il diabete, le patologie renali, le malattie autoimmuni (ovvero disturbi del …
Cosa non si può fare nel primo trimestre di gravidanza?
È bene evitare quanto possibile esposizione allo smog ed evitare o ridurre fumo, alcool, eccessi alimentari. Sono nocivi anche i collant ed in genere gli ambienti fumosi, la nicotina può causare invecchiamento precoce della placenta e basso peso alla nascita.
Chi deve fare il certificato di gravidanza a rischio?
Per il rilascio del certificato che attesta la gravidanza a rischio, la donna può rivolgersi a un ginecologo del Servizio sanitario regionale (ad esempio il ginecologo del Consultorio familiare o di altra struttura dell’Azienda sanitaria) o a un ginecologo libero professionista.