Sommario
Quando dire al datore di lavori che si è incinta?
La comunicazione al datore di lavoro È bene specificare che non c’è un momento preciso in cui sei obbligata a comunicare la gravidanza. Non si è quindi tenuti ad annunciarlo subito dopo la scoperta, anzi: è buona norma aspettare la fine del primo trimestre.
Quando comunicare gravidanza INPS?
La domanda di congedo di maternità INPS nel 2021 dovrà essere inviata prima dei due mesi che precedono la data prevista per il parto e il termine ultimo è fissato al massimo entro un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Quando finisce il congedo di maternità?
Per congedo di maternità (obbligatorio) s’intende l’astensione obbligatoria dal lavoro della lavoratrice in determinati periodi, in particolare, durante i due mesi precedenti la data presunta del parto e i tre mesi dopo il parto.
Come funziona la maternità 2020?
Maternità ordinaria: dai 2 mesi precedenti alla data presunta del parto fino ai 3 mesi successivi. Maternità flessibile: da 1 mese prima della data presunta del parto fino ai 4 mesi successivi. Nuova maternità flessibile: interamente per i 5 mesi successivi alla data presunta del parto.
Quanto dura il congedo di maternità?
cinque mesi
La maternità obbligatoria dura cinque mesi fruibili prima o dopo il parto. In presenza di determinate condizioni, si aggiunge il congedo anticipato. Anche durante questo periodo, come nel caso del congedo ordinario, la lavoratrice riceve un’indennità dall’INPS pari all’80 per cento della retribuzione.
Da quando in maternità?
Come si fa a calcolare quando inizia la maternità obbligatoria?
Come calcolare quando parte la maternita obbligatoria? Tale durata si determina calcolando la data del parto + tre mesi post partum (dal 30/6/2015 al 30/9/2015) + 81 giorni (62 giorni relativi ai due mesi ante partum + 19 giorni che intercorrono tra la data effettiva del parto e l’inizio dei due mesi ante partum.
Quando non prendere l’aereo in gravidanza?
In caso di gravidanza non gemellare, senza particolari complicazioni, è meglio viaggiare prima della 37° settimana –molte compagnie aeree, infatti, non consentono l’imbarco alle donne oltre a questo periodo. In previsione di un parto gemellare è meglio non viaggiare oltre le 32 settimane di gravidanza.