Sommario
Quando è morta Evita?
26 luglio 1952Evita Perón / Data di morte
Il 26 luglio 1952 muore un mito della storia argentina Il 26 luglio 1952 muore Evita Peron, una delle donne più famose e influenti del XX secolo, moglie del presidente argentino Juan Domingo Peron. Il suo nome da ragazza è Eva Maria Duarte e quando incontra Peron fa l’attrice radiofonica.
Dove nasce Evita Peron?
Los Toldos, ArgentinaEvita Perón / Luogo di nascita
Cosa ha fatto Evita Peron?
Il popolo l’ha conosciuta come Evita, la donna di umili origini che è riuscita a cambiare il destino femminile di una nazione ricoprendo la carica di First Lady al fianco del Presidente argentino Juan Domingo Perón.
Come si chiamava Peron?
Juan Domingo Perón
Juan Domingo Perón (Lobos, 8 ottobre 1895 – Olivos, 1º luglio 1974) è stato un generale e politico argentino. Fu presidente dell’Argentina dal 1946 al 1955 quando venne rovesciato da un colpo di Stato militare.
Cosa ha fatto Evita Peron per l’Argentina?
Nel 1946 Juan Perón fu eletto Presidente dell’Argentina, proponendo una politica sociale e nazionalista, il peronismo, a cui Eva contribuì. Nel corso dei successivi sei anni, Eva Perón divenne potente all’interno dei sindacati peronisti, perorando la causa dei diritti dei lavoratori e dei più poveri.
Come si chiamava il dittatore argentino?
Jorge Videla
Il 24 marzo 1976, con un colpo di stato militare, il generale Jorge Videla conquista il potere in Argentina e, sospesa la Costituzione, instaura un regime di terrore che colpisce ogni forma di dissenso.
Cosa si intende per peronismo?
peronismo s. m. – Movimento politico-sociale promosso e diretto da Juan Domingo Perón (1895-1974), presidente argentino dal 1946 al 1955 e poi nuovamente dal 1973 fino alla morte: con l’appoggio dell’esercito e dei sindacati operai, egli perseguì una linea politica, da lui stesso denominata giustizialismo (v.)
Che fine hanno fatto i desaparecidos?
Una volta arrestate, le vittime erano rinchiuse in luoghi segreti di detenzione, senza alcun processo, quasi sempre torturate, a volte per mesi, e solo in rari casi, dopo un processo sommario e senza alcuna garanzia legale, gli arrestati vennero rimessi in libertà.