Sommario
Quando è stata inventata l acqua tonica?
1858
Ma la prima nota “ufficiale” di un acqua tonica risale al 1858: si trattava di un prodotto chiamato “improved aerated liquid”, brevettato da Erasmus Bond.
Perché si versa la tonica sul cucchiaio?
Nei migliori bar si butta il ghiaccio utilizzato e se ne mette altro, per accogliere il gin. Altra roteata con lo spoon (il cucchiaio del bartender, ma va bene un cucchiaino qualsiasi o lo stick per cocktail) per raffreddare a dovere il gin, quindi siamo pronti per il top di tonica.
Dove nasce l’acqua tonica?
Gran Bretagna, fine Settecento: Johan Jacob Schweppes, orologiaio per professione e scienziato per diletto, riuscì a “catturare” le bollicine di anidride carbonica e creare così un’acqua effervescente. Era il 1783, ed era ufficialmente nata l’acqua tonica.
Come si beve l’acqua tonica?
L’ acqua tonica, può esser bevuta tal quale, come bevanda rinfrescante, magari servita con qualche stuzzichino, per un ottimo aperitivo, oppure, possiamo impiegarla per preparare deliziosi cocktail, dall’ intramontabile gin tonic, al mojito analcolico, dove l’ acqua tonica, può essere utilizzata in sostituzione del rum …
Come versare la tonica?
Prendete il bar spoon, mettetelo al centro del bicchiere, esattamente perpendicolare al tavolo e lasciate scivolare la tonica sulla superficie versandola dall’estremità superiore.
Come versare la tonica nel gin?
Colmate un bicchiere highball di ghiaccio, versate il gin, colmate con acqua tonica e spremete uno spicchio di limone e guarnite con una fetta di limone. Versare la tonica con il barspoon è una mossa da tamarro di periferia che “sgasa” il sodato, quindi controproducente.
Cosa contiene l’acqua brillante?
L’acqua tonica è composta da acqua addizionata ad anidride carbonica, zucchero e aromi naturali, tra cui prevale il chinino (in dosi molto inferiori a quelle terapeutiche), che le dona il tipico gusto amarognolo.