Sommario
Quando non si può fare la mediazione familiare?
Proprio alla luce di ciò, la mediazione familiare può dirsi impossibile in presenza di: Reati penali (maltrattamenti, abusi); Patologie gravi di uno o di entrambi i componenti della coppia (dipendenza da sostanze stupefacenti, dal gioco, dall’alcool).
Come si diventa mediatore familiare?
Per diventare consulente di coppia, dunque, è necessario possedere il diploma di scuola media superiore o la laurea triennale e/o magistrale, frequentare un corso organizzato da ente pubblico o provato della durata minima di tre anni con preparazione teorica nelle discipline psicologiche, sessuologiche, sanitarie.
Come diventare un consulente familiare?
Come si diventa Consulenti Familiari. L’aspirante consulente familiare deve seguire un corso triennale di formazione specifica, con esami intermedi e compilazione di una tesi da discutere nell’esame finale .
Che cos’è la mediazione familiare?
La Mediazione Familiare (MF) è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione, al divorzio o alla rottura della coppia a qualsiasi titolo costituita.
Come si svolge il procedimento di mediazione?
Svolgimento della mediazione Il procedimento di mediazione non è pubblico ma si svolge privatamente, con obbligo del mediatore di mantenere l’assoluta riservatezza circa le dichiarazioni rese dalle parti nel corso del procedimento e le informazioni che abbia acquisito dalle stesse.
Come avviene la mediazione di un accordo?
Se la mediazione ha esito positivo e le parti raggiungono un accordo, il mediatore forma processo verbale al quale viene allegato il testo dell’accordo, redatto dalle parti stesse dai loro avvocati che lo devono sottoscrivere e devono attestare che esso è conforme alla normativa vigente e all’ordine pubblico.
Come si può sostituire il mediatore?
Davanti al mediatore è necessaria la comparizione «personale» delle parti, assistite dal difensore. Tuttavia, secondo la Corte, la parte ben può decidere di farsi sostituire da un proprio «rappresentante sostanziale», eventualmente anche dallo stesso difensore che l’assiste nel procedimento di mediazione, purché però sia dotato di
Cosa deve conferire un terzo a partecipare alla mediazione?
In buona sostanza, per delegare un terzo a partecipare alla mediazione, la parte deve conferire una procura avente come specifico oggetto «la partecipazione alla mediazione e il conferimento del potere di disporre dei diritti sostanziali che ne sono oggetto»; quindi deve essere «una procura speciale sostanziale».