Sommario
- 1 Quando si parla di sfruttamento minorile?
- 2 Qual è la norma di riferimento per la tutela del lavoro minorile?
- 3 Come vengono sfruttati i bambini in Italia?
- 4 Quali sono le cause del lavoro minorile oggi sono diverse da Paese a Paese?
- 5 Quali sono le cause dello sfruttamento minorile?
- 6 Quando è iniziato il lavoro minorile?
Quando si parla di sfruttamento minorile?
Il lavoro minorile o sfruttamento minorile è definito come una qualsiasi attività lavorativa che vieta lo studio e la libertà nella fase minorile, della dignità e influisce negativamente sul loro sviluppo psico-fisico. Il lavoro minorile è un fenomeno di dimensioni globali.
Qual è la norma di riferimento per la tutela del lavoro minorile?
La Costituzione riconosce e garantisce al lavoro prestato dai minori una speciale tutela mediante gli artt. 37 e 34, ove stabilisce rispettivamente i principi di parità di retribuzione a parità di lavoro fra adulto e minore e di obbligo dell’assolvimento scolastico.
Dove nasce lo sfruttamento minorile?
Lo sfruttamento minorile è un fenomeno che coinvolge i bambini di età compresa fra i 5 e i 16 anni in tutto il mondo. Le aree principalmente interessate dal lavoro minorile sono i Paesi in via di sviluppo, soprattutto Colombia, Pakistan e Brasile. Non sono però esclusi dal fenomeno Stati Uniti ed Europa.
Come vengono sfruttati i bambini in Italia?
In Italia i minori vengono sfruttati principalmente nell’agricoltura, nell’industria dell’imitazione, ovvero per la fabbricazione di falsi prodotti griffati, e in organizzazioni di malavita (mafia, camorra, ecc.) come muschilli, cio? come messaggeri, in affari che possono mettere a rischio la loro stessa vita.
Quali sono le cause del lavoro minorile oggi sono diverse da Paese a Paese?
Una povertà sempre più diffusa unita alla difficoltà o impossibilità di andare a scuola e ricevere un’istruzione adeguata. Sono alcune delle principali cause del coinvolgimento e sfruttamento di milioni di bambini e bambine nel lavoro minorile*.
Perché i bambini lavorano?
Perché i bambini lavorano? Il minore lavora in certi casi per contribuire al contenimento dei costi (ad esempio lavorando nell’azienda di famiglia), in altri per poter soddisfare bisogni secondari (avere più soldi in tasca vuol dire infatti potersi permettere l’acquisto di più cose).
Quali sono le cause dello sfruttamento minorile?
Lo sfruttamento provoca conseguenze fisiche e psicologiche nei bimbi. I principali segni sul corpo dei piccoli sono la diminuzione della vista e dell’udito, malattie respiratorie, gastrointestinali e della pelle. In molti casi i piccoli si trovano in ambienti sporchi e non sono curati o nutriti a sufficienza.
Quando è iniziato il lavoro minorile?
Alla fine del XVIII secolo, infatti, i possessori di cotonifici reclutavano gli orfani e i figli di famiglie povere in tutto il paese, utilizzandoli come operai in cambio del semplice mantenimento; in alcuni casi, fanciulli di cinque o sei anni erano costretti a lavorare dalle tredici alle sedici ore al giorno.