Sommario
Quando si usa avere è essere?
Essere si usa con i verbi intransitivi (sono andato), con i verbi riflessivi propri e impropri (mi sono lavato, mi sono comprato un libro), con i verbi pronominali (mi sono arrabbiato), con i verbi impersonali (è successo un incidente) e nella coniugazione passiva dei verbi transitivi (sono stato salvato)
Come capire quale ausiliare usare?
Se il verbo ha un uso intransitivo, ovvero non regge un complemento oggetto, allora l’ausiliare sarà essere. Invece se il verbo ha un uso transitivo, ovvero regge un complemento oggetto, allora l’ausiliare sarà avere.
Che ausiliare si usa con vivere?
Risposta: il verbo vivere può essere transitivo, anche se con pochi oggetti: vita, esperienza, situazione ecc. In questi casi, ovviamente, l’ausiliare da usare è avere. Può anche essere usato in modo assoluto: “Luca ha vissuto”, nel senso di ‘avere una vita intensa’.
Quando il verbo essere e usato come ausiliare?
I verbi essere e avere hanno una funzione ausiliare quando aiutano gli altri verbi a formare i tempi composti (Luca ha conosciuto Marco → il verbo avere aiuta il verbo conoscere; sono andati in vacanza -> il verbo essere aiuta il verbo andare).
Quali sono gli ausiliari essere e avere?
In particolare, il verbo avere può essere utilizzato nel senso di “possedere, ottenere” 1, mentre il verbo essere può avere le funzioni di: verbo autonomo, nel senso di “esistere, stare trovarsi”: “Sono davanti al ristorante, ti aspetto!”.
Che ausiliare usano i verbi transitivi?
In modo schematico si può dire che con i verbi transitivi si usa l’ausiliare avere e con i verbi intransitivi si usa l’ausiliare essere.
Quali verbi non richiedono l’ausiliare essere?
– Tutti i verbi transitivi (cioè che possono avere un oggetto): amare, leggere, mangiare, vedere, dire, regalare, comprare ecc… – Molti verbi intransitivi (cioè che non possono avere un oggetto): parlare, lavorare, guidare, dormire, viaggiare, camminare, ecc…