Sommario
Quando si usa con cui e con il quale?
“Il quale” concorda in genere e numero con la persona che possiede. Invece “cui” concorda in genere e numero con l’oggetto o la persona posseduti. Unisce due frasi e significa “la persona che/ le persone che“, “la gente che“, “tutti quelli che“.
Quando si può omettere l’articolo?
La norma generale impone la presenza dell’articolo davanti a tutti i nomi comuni; esso si omette però in numerose locuzioni o espressioni particolari come, per es., avere sonno, fare paura, andare a cavallo, camicia da notte, sopportare con pazienza, ecc.
Quando non si usa articoli?
Nomi propri, di persona e di città Innanzitutto, l’articolo non si usa davanti ai nomi propri, sia di persona che di città. Esempio: – Marta vive a Parigi. Lorenzo, invece, a Città del Messico.
Perché davanti ai plurali non si può fare l’elisione?
L’articolo femminile plurale le non si elide, se non talvolta dinanzi a parola cominciante per e, ma non a parola che abbia uguale il plurale al singolare: perciò, si può scrivere l’eliche come pure le eliche, ma non l’ingenuità che si confonderebbe con il plurale le ingenuità.
Come usare il pronome relativo cui?
Cui è un pronome relativo e va usato nei complementi indiretti per esprimere il quale, la quale, i quali, le quali, sia riferendosi a persone sia a oggetti e a concetti.
Come si usano i pronomi relativi?
I pronomi relativi mettono in relazione una proposizione ➔principale con una proposizione ➔subordinata e stanno al posto di un elemento (un nome, un pronome, una frase) della frase reggente, detto antecedente. Ascolta! È questa la canzone di cui ti parlavo!
Che articolo e gli?
Gli articoli determinativi sono: il, lo, l’ (maschili singolari); gli, i (maschili plurali); la, l’ (femminili singolari); le (femminile plurale). Gli articoli indeterminativi sono un, uno (maschili singolari); una, un’ (femminili singolari). Per esprimere il plurale si usano i partitivi.
Come si classificano in assoluto gli articoli?
Si distinguono generalmente articoli determinativi, indeterminativi e partitivi.
Quando l’elisione è vietata?
L’elisone è vietata: – con l’avverbio ci davanti a parole che iniziano per vocale: ci andremo, non c’andremo. -con la preposizione da, tranne alcune eccezioni, quali d’ora in poi, d’altra parte, d’altronde.
Quando è vietata l’elisione?
L’elisione è facoltativa davanti a un verbo (d’essere o di essere; s’impunta o si impunta) e da non si elide mai (da avere, da eroi, da Alessandria), con le eccezioni di alcune formule come d’altra parte, d’ora in poi, d’altronde. Il troncamento (o apocope) è la caduta della parte finale di una parola.