Sommario
Quando una pianta si volge verso la luce ha attuato una?
Fototropismo: la pianta si muove in risposta a stimoli luminosi, come la luce del Sole. Alcune piante dotate di stelo utilizzano ormoni per accrescere la parte all’ombra, in modo che questa riesca a far curvare la parte superiore verso la fonte di luce.
Quali sono le piante che non hanno bisogno di luce?
Aspidistra. Tra le piante che richiedono poca luce non poteva mancare l’aspidistra: una pianta ornamentale perfetta per essere coltivata in casa, anche in assenza di luce naturale. La sua prerogativa, infatti, è di riuscire a crescere e fiorire in ambienti in cui altre piante non riuscirebbero.
Come reagiscono le piante alla luce?
La pianta è anche in grado di percepire la direzione della luce, e di rispondere con un movimento dell’ipocotile verso la fonte luminosa (Figura 7), un processo chiamato fototropismo. La qualità di luce che induce questa risposta è prevalentemente quella blu e la classe di fotorecettori implicati sono le fototropine.
Come si conserva la radice di luce?
La sua coltivazione avviene in due anni, in sabbia silicea: prima si creano da seme le radichette madri che in primavera si piantano in casse esterne – fuori terra (per facilitarne la raccolta) per la produzione delle radici di luce vere e proprie.
Come rispondono le piante agli stimoli?
agli stimoli ambientali La tendenza di una pianta a orientarsi nella direzione di provenienza di uno stimolo o nella direzione opposta è chia- mata tropismo. Se una pianta si inclina, le sue radici crescono comunque ver- so il basso e il fusto si piega fino a riprendere la direzione verti- cale.
Come fanno le piante a muoversi?
Movimenti attivi In questo caso il movimento è indotto dal turgore delle cellule, le quali richiamano l’acqua al loro interno facendole gonfiare. Ne è un esempio l’apertura degli stomi, i minuscoli fori posti sulla superficie delle foglie che permettono gli scambi gassosi.
Quanti watt servono per una pianta autofiorente?
Anche se le lampade HPS a doppio spettro sono un’alternativa popolare e probabilmente migliori per le genetiche autofiorenti. I bulbi da 400W e 600W sono i più adatti alla coltivazione di cannabis indoor.
Quando fu scoperta la radiazione ultravioletta?
Storia. La radiazione ultravioletta fu scoperta nel 1801, quando il fisico tedesco Johann Wilhelm Ritter notò che il cloruro d’argento era fotosensibile, cioè diventava scuro in presenza di “raggi invisibili” (UV) appena sotto la fine dello spettro visibile del violetto.
Quali sono gli effetti biologici degli UV?
Gli effetti biologici degli UV, dovuti alla loro interazione con molecole organiche, sono responsabili di fenomeni quali abbronzatura, efelidi, eritemi solari; inoltre rappresentano la causa principale di tumore della pelle.
Come avviene l’ultravioletto da vuoto?
L’ultravioletto da vuoto (VUV) (che va da 100 nm a 200 nm) può essere generato dalla sovrapposizione di 2 onde non lineari in un gas (per esempio kripton, idrogeno) o in vapori metallici (per esempio il magnesio), ed attraverso la somma e la sottrazione delle frequenze si ottengono 4 onde, si utilizzano dei laser.
Qual è la radiazione ultravioletta germicida?
La radiazione ultravioletta germicida è la radiazione ultravioletta che è caratterizzata da una banda di lunghezze d’onda tale da distruggere batteri, virus e altri microorganismi, modificandone il DNA o l’RNA e quindi inattivandoli e impedendone la riproduzione. Questo principio permette la disinfezione dell’acqua e dell’aria.