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Quante bacche di ginepro al giorno?
In cucina le bacche di ginepro vengono usate generalmente nella preparazione di pietanze a base di carne come la selvaggina. Si sposa ottimamente con ripieni a base di castagne e frutta e con le verdure della famiglia del cavolo. Essendo una spezia piuttosto forte è consigliabile usare non più di 6-7 bacche per volta.
Come usare olio essenziale di ginepro?
L’olio di ginepro può essere utilizzato come olio per massaggi, uso topico, può essere inalato tramite aromaterapia, può essere utilizzato sotto forma di prodotto omeopatico, può essere ingerito come infuso.
Cosa cura il ginepro?
Nella medicina popolare, il ginepro è impiegato internamente per il trattamento delle infiammazioni delle vie urinarie inferiori, della gotta e dell’arteriosclerosi; oltre ad essere utilizzato come rimedio per regolarizzare il ciclo mestruale e ridurre i dolori associati alle mestruazioni.
Cosa succede se mangi una bacca di ginepro?
Le bacche di ginepro hanno proprietà diuretiche e sono in grado di combattere le infezioni urinarie e intestinali. Queste bacche inoltre migliorano il processo digestivo riducendo gonfiore intestinale, dispepsia e processi di fermentazione intestinale.
Cosa si fa con le bacche di ginepro?
Le bacche di ginepro sono un’ottima scelta per una macinatura a crudo, ma si prestano anche bene per il condimento in cottura di carni come le frattaglie, quindi fegato, intestino, cuori, polmoni. Sono perfette per carni nere, cioè la selvaggina, molto saporite come il cinghiale, il cervo, l’anatra.
Quale olio usare per la cellulite?
Cellulite e ritenzione idrica: oli essenziali I più efficaci sono gli oli essenziali ottenuti dalle scorze degli agrumi, come limone, arancio, cedro, pompelmo e mandarino, insieme agli oli di salvia, rosmarino, timo, ginepro e cipresso.
Come fare l’olio essenziale di ginepro in casa?
Mettete le bacche in un mortaio spruzzando dell’alcool puro e poi contundetele leggermente e passatele in un contenitore resistente. Mettete il tutto a bagnomaria per fare evaporare l’alcool e poi aggiungete anche gli oli. Lasciate cuore a bagnomaria e poi filtratelo ancora caldo.