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Quante bufale sul PSA e il tumore della prostata?
Una volte per tutte, dunque, Abllin chiarisce che il dosaggio del Psa non è in grado di rispondere alle preoccupazioni dell’uomo. Anche perché, se bastasse soltanto questo dato per fare una diagnosi, almeno sei over 60 su dieci dovrebbero considerarsi colpiti dalla malattia.
Quanto è attendibile il PSA?
PSA E TUMORE DELLA PROSTATA E poi progressivamente rimesso in discussione, dal momento che il Psa è considerato un indicatore di attività dell’organo e non un marcatore tumorale. La sensibilità del test varia infatti dal 70 all’80 per cento.
Quali sono i livelli di PSA della prostata?
Valori compresi tra 4 e 10 ng/ml indicano che la prostata ha un problema che potrebbe essere di origine: infettiva o infiammatoria (prostatite) benigna (ipertrofia prostica benigna, IPB) maligna (tumore) In generale, si può affermare che più elevato è il livello del PSA, maggiore è la probabilità che si sia in presenza di un tumore.
Quali sono i livelli di PSA di un tumore?
La biopsia conferma la presenza di un tumore solo in un uomo su quattro con valori di PSA compresi tra 4 e 10 ng/mL. Se i livelli sono molto elevati il sospetto di un tumore si fa invece più fondato.
Qual è il livello di PSA per tutti gli uomini?
Non esiste un valore normale di Psa valido per tutti gli uomini, quindi una soglia di allarme universale. Il livello di Psa cresce con l’età e per la presenza di altre malattie o disfunzioni prostatiche (infezioni urinarie o ipertrofia prostatica benigna) ma può risultare nella norma nel 30% dei pazienti affetti da tumore della prostata.
Qual è il limite di normalità di PSA?
Un valore di PSA pari a 4 ng/ml può essere normale se riscontrato a 70 anni mentre è fortemente sospetto se il soggetto ha 50 anni. Attualmente, per gli uomini più giovani, è ritenuto più corretto accettare come normale un valore fino a 2,5 ng/ml. Ecco perché alcuni laboratori pongono il limite di normalità a 2,5 ng/ml e non a 4.