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Quante volte al giorno vanno cambiate le mutande?
La biancheria intima va cambiata tutti i giorni. I capi di intimo usati, come slip e mutande, contengono microbi che possono causare diverse malattie, come le infezioni delle vie urinarie, le infezioni del sangue, la polmonite, la candida e l’Escherichia coli.
Chi ha inventato le mutande?
La biancheria intima è nata nell’antico Egitto, quando le donne nobili cominciarono a fare uso di due tuniche, di cui quella interna è l’antenata della camicia, che verrà poi indossata anche dalle donne greche.
In che periodo storico sono nate le mutande?
Non è stato sempre così: definite dalla Pompadour scrigno delle chiappe e da Anita Garibaldi sipario dell’amore, la loro storia inizia nel 3.300 a. C., data a cui risale un elegante slip formato da un triangolo di tessuto rinvenuto nel guardaroba del faraone Toutankhamon.
Cosa succede se non ci si cambia le mutande?
Le mutande, infatti costituiscono un terreno fertile per i batteri dannosi per la nostra salute. Ecco le principali conseguenze a cui si va pericolosamente incontro: Infezioni alle vie urinarie. Infezioni del sangue.
Cosa comporta non mettere le mutande?
Abbiamo capito che non mettere le mutande fa bene, lascia respirare la pelle e protegge dalle infezioni. Cambiate la biancheria ogni giorno per evitare la proliferazione batterica e, quando mettete le mutande sporche in lavatrice, utilizzate un detersivo neutro evitando quelli dal profumo intenso.
Quando sono state inventate le mutande?
Ma 85 anni fa, con l’avvento degli slip, in vendita per la prima volta il 19 gennaio da Coopers a Chicago, avvenne la vera rivoluzione. Era il 1935.
Quando sono state inventate mutande?
3.300 a. C.
Non è stato sempre così: definite dalla Pompadour scrigno delle chiappe e da Anita Garibaldi sipario dell’amore, la loro storia inizia nel 3.300 a. C., data a cui risale un elegante slip formato da un triangolo di tessuto rinvenuto nel guardaroba del faraone Toutankhamon.