Quanti crediti formativi deve fare un architetto?
L’iscritto deve acquisire 60 crediti formativi professionali (CFP) di cui almeno 12 derivanti da attività sui temi della deontologia e delle discipline ordinistiche. La verifica di tali crediti è effettuata su base triennale e il nuovo triennio si concluderà il 31/12/2022.
Come rintracciare un architetto?
Attraverso il sito web www.cnappc.it è possibile ricercare i dati relativi ad un professionista. Basterà inserire il nominativo e selezionare dall’elenco degli ordini degli architetti in Italia l’Ordine provinciale di appartenenza per verificare la regolare iscrizione dell’architetto.
Cos’è il codice deontologico architetti?
Il Codice Deontologico è destinato a garantire il corret- to svolgimento della professione e, per il suo tramite, alla compiuta realizzazione del compito che la Società affida all’Architetto, Pianificatore, Paesaggista, Conser- vatore, Architetto Iunior e Pianificatore Iunior.
Quanti crediti formativi triennio architetti?
Architetti, quanti crediti formativi ogni triennio? Le linee guide prevedono che gli architetti acquisiscano nel corso di ogni triennio formativo (la scadenza del triennio formativo vigente è il 31 dicembre 2022) un numero di CFP pari a 60.
Come recuperare i crediti formativi architetti?
Nel caso in cui nel 2° triennio formativo (2017/19) il tuo status non risulti in regola, non abbia ancora raggiunto tutti i 60 CFP del triennio, puoi recuperare i crediti mancanti scegliendo tra le diverse possibilità online proposte dall’Ordine e della Fondazione, in continuo aggiornamento.
Quanti architetti ci sono in Italia 2020?
Il numero di architetti europei è arrivato a 560.000, due terzi dei quali sono concentrati in cinque paesi: l’Italia, che son i suoi 152.000 iscritti agli Ordini territoriali continua ad averne il maggior numero sia in termini assoluti che in rapporto con la popolazione (2,5 architetti ogni 1.000 abitanti), Germania ( …
Chi scrive il codice deontologico architetti?
Il Consiglio Nazionale degli Architetti ha elaborato un nuovo codice deontologico che entrerà in vigore il prossimo 1° novembre. Le regole vengono dettagliate per alcuni aspetti e soprattutto adeguate alle ultime novità introdotte dalla Riforma delle professioni.